"Spose. Le nozze del secolo": la storia del primo matrimonio tra due donne, nel 1901

La storia d'amore di Elisa e Marcela riproposta a teatro. Due donne che, a dispetto della legge e dell’opinione pubblica, riuscirono a difendere la propria libertà e identità

di RICCARDO JANNELLO -
18 gennaio 2024
Spose

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Torna in scena "Spose. Le nozze del secolo", lo spettacolo teatrale scritto da Fabio Bussotti e la cui regia è stata firmata da Matteo Tarasco che narra la storia dell’amore fra due donne, Elisa e Marcela, che l'8 giugno del 1901 alle 7.30 del mattino si sposarono nella chiesa di San Jorge a La Coruña, nel nord ovest della Spagna. Il loro è stato il primo matrimonio legale tra due persone dello stesso sesso mai annullato né dalla Chiesa, né dal registro civile. Una storia avventurosa e picaresca, tragica e ironica al contempo, con l’amore che vinse nonostante la legge e l’opinione pubblica non fossero dalla stessa parte. O nonostante all’inizio le due ragazze dovessero usare dei sotterfugi per potersi frequentare.

La storia di Elisa e Marcela sul palco con "Spose"

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Marianella e Silvia sul palco sono Elisa e Marcela

A interpretare le due protagoniste sono le attrici Marianella Bargilli, di Cecina, e la marchigiana Silvia Siravo, che hanno riscosso grande successo nella loro tournée che le ha già portate in mezza Italia. Le prossime date in gennaio di "Spose. Le nozze del secolo" sono quelle di Verbania, al teatro Maggiore, giovedì 18; Bagni di Lucca, teatro Accademico, sabato 20; Abbadia San Salvatore, teatro Amiata, lunedì 22 gennaio; Corinaldo, teatro Europa, mercoledì 24; quindi Catania sabato 27 e domenica 28; Trieste martedì 30 e mercoledì 31. “Questo è uno spettacolo necessario – dice Bargilli – per fare capire, anche in questi tempi, che in una unione, e ognuno la può chiamare come vuole, l’importante è che ci sia amore. In più queste due donne hanno manifestato coraggio e sono felice di poterlo raccontare per superare tabù vetusti. E spero che ‘Spose’ faccia riflettere sul fatto che non abbiamo ancora capito quanta importanza abbia l’amore in un momento nel quale assistiamo a sentimenti allo sbando. Gli uomini pensano solo alla loro virilità, due maschi insieme scandalizzano, siamo ancora indietro. Ma anche le donne vengono guardate con diffidenza soprattutto sul luogo di lavoro". "Sono felice di portare in scena questo spettacolo a cui tengo particolarmente – aggiunge Siravo -. Con Marianella sentiamo l’importanza di divulgare e mantenere viva questa storia così esemplare, che appartiene al passato ma risuona tanto ancora nel nostro presente. Elisa e Marcela sono state due donne che hanno combattuto per l’amore e per la propria identità, che hanno compiuto sacrifici enormi in nome e nel rispetto del proprio sentire".

Le attrici nello spettacolo raccontano la prima unione ufficiale tra due donne

La panchina arcobaleno

Significativa in questo senso la presenza delle due attrici all'inaugurazione, sabato alle 18 a Bagni di Lucca, di una “panchina arcobaleno” che sarà posta davanti al teatro della cittadina in provincia di Lucca. “La nostra presenza come testimonial dell’avvenimento – dice Marianella – è per noi molto importante e rappresenta un modo ancora più tangibile per difendere la libertà di espressione delle persone”. Le “panchine arcobaleno” sono realtà presenti da anni nei grandi e piccoli centri urbani: ce ne sono per esempio a Milano, Roma, Lucca, Napoli, Cremona, Bergamo, San Donato. Al pari delle “panchine rosse” che rappresentano il ricordo della violenza sulle donne ormai molto diffuse su tutto il territorio, sono un simbolo riconosciuto contro l’omotransfobia. Purtroppo contro di esse si sono verificati di recente atti di vandalismo. Bagni di Lucca con la sua scelta fa una decisa mossa anti discriminazione.