Ecologia, indebitamento, attivismo: "Un anno difficile" da raccontare col sorriso

Il nuovo film di Olivier Nakache ed Eric Toledano sarà presentato questa sera al cinema Principe di Firenze. "Avevamo bisogno di comicità. Far ridere, quando si dovrebbe piangere"

di GIOVANNI BOGANI -
29 novembre 2023
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"L'abbiamo immaginato durante la pandemia, questo film. Vedevamo le immagini delle strade deserte, gli aeroplani fermi sulle piste di decollo, un mondo che si era fermato. E sul web, ci siamo imbattuti nel video di un assalto ai negozi, durante un Black Friday, con dei giovani che cercavano di fermare la gente che sembrava impazzita, voleva entrare a tutti i costi. Per noi, quella era la fotografia dell’epoca che stiamo vivendo. Due visioni del mondo che si scontravano. Da lì è nato il nostro film".

Il nuovo film di Nakache e Toledano, "Un anno difficile"

"Un anno difficile" è il nuovo lavoro di Olivier Nakache ed Eric Toledano, i due registi di "Quasi amici", il gioiello che dieci anni fa fu campione d’incassi in Francia, miglior successo del cinema d'Oltralpe in Italia del decennio. La nuova pellicola, che i due registi presenteranno al pubblico stasera, 29 novembre, al cinema Principe di Firenze alle 21 – poi il film entrerà in programmazione in tutta Italia da giovedì – è una commedia che mette insieme due mondi, due temi mica tanto comici: il sovraindebitamento nel quale si dibattono molte persone, e la guerriglia ecologista, le ansie per il disastro ambientale. "Dopo aver visto quel video, ci siamo chiesti chi fossero le persone che quel giorno volevano entrare per prime nei negozi, e chi fossero coloro che si paravano loro davanti. Ben presto è emerso il tema del sovraindebitamento. Ci siamo resi conto che molte persone sprofondano nei debiti fino al punto di non ritorno. Abbiamo conosciuto la voracità degli istituti di credito.

il regista Olivier Nakache

Poi ci siamo chiesti chi fossero gli eco-attivisti. Ne abbiamo conosciuti alcuni, o meglio alcune, perché sono state le ragazze, con la loro combattività, a colpirci di più. Su una di loro è costruito il personaggio interpretato da Noémie Merlant: l’attrice, per prepararsi al ruolo, ha passato davvero molto tempo con lei".

Indebitamento ed ecologia

Il film, senza averne troppo l’aria, è una riflessione sul nostro tempo. "Siamo cresciuti nel mito dell’abbondanza consumistica - dicono i due registi -. E di colpo, ci siamo svegliati e ci siamo resi conto del collasso, della necessità di cambiare. Ci siamo trovati di fronte a giovani che soffrono sempre di più di eco-ansia. Abbiamo esplorato due temi che apparentemente c’entrano poco l’uno con l’altro, l’indebitamento e l’ecologia. E abbiamo toccato con mano il desiderio di una vita austera, minimalista e in decrescita. Poi abbiamo cercato di raccontare questo momento storico così violento con leggerezza. Avevamo tantissimo bisogno di comicità. Far ridere, quando si dovrebbe piangere, ci ha permesso di avvicinarci a certi temi più facilmente".

Il regista Eric Toledano

Una commedia nel dramma del momento

C’è tanta commedia nel loro film. "Pensavamo molto alla commedia all’italiana, a film come ‘I soliti ignoti’ di Mario Monicelli, con i personaggi che sono simpatici, ma anche cattivi. Ci piacerebbe riuscire a fare quello che sono riusciti a fare lui, Ettore Scola, Dino Risi: far ridere dei guai che si accumulano giorno dopo giorno. Abbiamo cercato di rendere piacevoli i nostri adorabili falliti. A volte sono disonesti, irresponsabili, arroganti, ma cercano in modo confuso la loro dignità. Abbiamo fatto un film senza moralismo. Dino Risi diceva: ‘Odio il moralismo: non c’è una luce che dallo schermo splenda sullo spettatore per dirgli cosa pensare’. Ecco, noi la pensiamo allo stesso modo".
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La commedia gira su due temi: il sovraindebitamento e l'eco-attivismo

A volte, confessano, dicevano ai loro attori: "Comportati da Gassman", o "comportati da Mastroianni". Ma non c’è solo il cinema dentro "Un anno difficile". C’è una precisa riflessione sulla realtà. "Abbiamo avuto molti contatti con gli attivisti di associazioni che aiutano le persone sovraindebitate e con gli eco attivisti. Molte delle comparse sono attivisti che abbiamo reclutato. Ci hanno detto: 'Facciamo dimostrazioni per fare parlare dei nostri temi, e voi date voce ai nostri temi: per questo partecipiamo volentieri'. Così finzione e realtà si sono incontrate. Come, allo stesso modo, ecologismo e commedia, riflessione sui debiti, sullo strozzinaggio legale, e risate amare".