Calcio, Jakub Jankto fa coming out: "Sono gay e non voglio più nascondermi"

Il centrocampista ceco dello Sparta Praga in un videomessaggio su Instagram: "Come tutti gli altri, anche io voglio vivere la mia vita in libertà"

di ILARIA VALLERINI
13 febbraio 2023
Il calciatore Jakub Jankto fa coming out

Il calciatore Jakub Jankto fa coming out

Ha messo a segno una vittoria che va oltre a quella del pallone. Potrebbe davvero essere una svolta nella battaglia per i diritti e l'inclusione per il mondo del calcio. Con un videomessaggio di circa 40 secondi, Jakub Jankto, 27enne, centrocampista ceco dello Sparta Praga e ex centrocampista tra le altre di Ascoli, Sampdoria e Udinese, ha fatto coming out. "Sono omosessuale e non voglio più nascondermi", dichiara davanti all'obiettivo. Un video postato su Instagram che già sta facendo il giro del mondo.

Il videomessaggio di Jankto

 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Jakub Jankto (@jakubjanktojr)

"Ho i miei punti di forza, le mie debolezze. Ho una famiglia, gli amici, ho un lavoro che ho sempre fatto al meglio, per anni, con serietà, professionalità e passione. Come tutti gli altri".  Jankto scarta uno per uno i pregiudizi che permangono ancora oggi tra gli spogliatoi, ma anche sugli spalti dello stadio. "Anch'io voglio vivere la mia vita in libertà - dice -. Senza paure, pregiudizi, violenza, ma con amore". E' questo il grido di liberazione di un fuoriclasse, ma prima di tutto un uomo che vuole essere se stesso, e che ora potrà essere da esempio per molti altri.

Coming out nel mondo del calcio

Prima di lui l'australiano Josh Cavallo, ma anche Jake Daniels. Tuttavia, il gesto di Jankto, per la rilevanza della carriera (45 presenze con la Repubblica Ceca), sta avendo un effetto mediatico esplosivo. Ecco perché si può parlare di una giornata storica per il calcio e per l'ambiente che spesso lo circonda: omofobia, machismo, arretratezza di pensiero e violenza nel linguaggio che colpisce tutti, nessuno escluso. Specialmente i più giovani ai quali sembra rivolgersi Jankto, costretti a vivere nella pelle di un altro, nel terrore di essere scoperti e di un'esposizione pubblica.