"Non farò finta di non avere visto o sentito gli insulti omofobi durante la partita", ha scritto sui social Joshua Cavallo, il 22enne terzino della squadra australiana dell’Adelaide United. E potrà sembrare incredibile ma ad oggi il giovane è il primo e anche l’unico calciatore professionista di una serie maggiore –al mondo– dichiaratamente omosessuale. Nel mondo dello sport, soprattutto nel calcio, esporsi personalmente, rivelando il proprio orientamento sessuale rimane un tabù. È successo, in passato, in alcune occasioni, ma solo tra ex atleti. E quello che sta accadendo al difensore del club australiano è un chiaro esempio del perché.
Nonostante il suo coming out risalga ormai allo scorso novembre e sia stato accolto con l’affetto e la vicinanza di giocatori, club e tifosi avversari, la dichiarazione sta ancora "costando caro" a Josh. Ma in seguito all'ultimo episodio omofobo ha deciso di non starsene in silenzio e di reagire. Anche nel corso della partita giocata contro il Melbourne Victory, infatti, il calciatore ha notato dagli spalti cori e striscioni offensivi. Entrato in campo nel secondo tempo, al minuto 54, è stato preso di mira dai tifosi di casa, con cori inequivocabili e inaccettabili. Così, una volta terminata, ha affidato al suo profilo Instagram il suo sfogo amareggiato. “Non ci sono parole per spiegare quanto io sia deluso. Questo dimostra che, come società, dobbiamo ancora avere a che fare con questi problemi nel 2022 – ha affermato Cavallo nel suo post –. Questo non dovrebbe essere accettabile e dobbiamo fare di più per ritenere queste persone responsabili. L'odio non vincerà mai". E ha aggiunto: "Non mi scuserò mai per vivere in modo sincero la mia verità e più in generale per quello che sono al di fuori del calcio. A tutti i giovani che hanno ricevuto insulti omofobi, tenete la testa alta e continuate a inseguire i vostri sogni. Sappiate che non c'è posto nel mondo del calcio per questo. Il calcio è un gioco per tutti, non importa chi sei, di che colore è la tua pelle o da dove vieni". Il giocatore si è poi scagliato anche contro Instagram stesso, sostenendo che chi gestisce la piattaforma non fa abbastanza per proteggere i giovani dai commenti d’odio che ricevono da più parti. “Voglio che nessun bambino o adulto debba ricevere i messaggi odiosi e dolorosi che ho ricevuto io. Sapevo che per come sono fatto, mi sarei imbattuto in questo. È una triste realtà che le vostre piattaforme non stanno facendo abbastanza per fermare questi messaggi. Grazie di tutti i messaggi positivi, l'amore e il sostegno, visto che superano di gran lunga le cattiverie. A coloro che si sono fatti avanti dopo che avevo espresso la mia posizione. Mi congratulo con voi. Grazie a quei fan, mi avete fatto commuovere. L'amore vincerà sempre", ha concluso il calciatore australiano. I due club, l’Adelaide United e il Melbourne Victory, a loro volta hanno condannato i cori omofobi allo stadio, precisando come stiano lavorando insieme alla lega calcio australiana per identificare e perseguire i colpevoli. "Il Club si impegna a celebrare la diversità nel calcio e condanna fermamente questo comportamento che non ha posto nel nostro Club o nel nostro gioco – ha scritto in una nota il Melbourne Victory –. I tifosi che hanno violato questi standard saranno banditi dalle partite future". Mentre l’amministratore delegato dell’Adelaide United, Nathan Kosima, ha parlato di insulti “deludenti e sconvolgenti”. “Josh continua a mostrare un immenso coraggio”, ha sottolineato Kosima, “e ci uniamo a lui nel denunciare questi insulti, che non hanno posto nella società e non saranno mai tollerati dal nostro club".Visualizza questo post su Instagram