Firenze, detenuti in campo: nasce la Solliccianese calcio

La squadra, nata dal progetto “Sport e Libertà”, vuole favorire le finalità riabilitative del carcere e parteciperà al campionato Uisp

di MARCO PILI
19 gennaio 2025
"Solliccianese", la squadra di soli detenuti è nata nel carcere fiorentino (IG: lanazione)

"Solliccianese", la squadra di soli detenuti è nata nel carcere fiorentino (IG: lanazione)

Undici maglie, un solo cuore: quello dei detenuti del carcere di Sollicciano che, grazie all’evento “UsciRAI giocando”, hanno avuto modo di confrontarsi con una rappresentanza giornalistica del TgR Toscana. Un progetto voluto fortemente dalla stessa sede Rai fiorentina, così come dalla delegazione locale Uisp e dal Comune di Firenze, ex ente finanziatore del progetto “Sport e Libertà”.

La finalità di questo progetto è stata spiegata, nel corso della giornata, da Marco Ceccantini, presidente Uisp Firenze: “Vogliamo dare a questi ragazzi la possibilità di disputare un vero e proprio campionato portando a giocare all’interno del carcere le squadre iscritte ai campionati Uisp. La valenza educativa è importante: l’entrare in contatto anche col mondo esterno attraverso lo sport significa per i detenuti la possibilità e la necessità di imparare a rispettare le regole, il rispetto per gli avversarie e per i compagni. Il tutto per favorire il progetto di riabilitazione, che poi, come abbiamo detto anche in altre occasioni, è e deve essere il vero scopo del carcere in modo”.

Una prospettiva lucida che, a fronte di moltissime problematiche che la struttura e il sistema carcerario italiano devono quotidianamente affrontare, porta nuovamente al centro del progetto i valori fondamentali dello sport.

La cronaca della partita

Ad avviare il match ci ha pensato Alessandro Ferrari, direttore generale della Fiorentina che, prima del fischio d’inizio, ha donato il pallone ufficiale dell’incontro autografato dai giocatori della rosa della prima squadra. E poi palla al centro, fischio d’inizio!

Un giro e mezzo di orologio durante il quale la “Solliccianese” non ha lasciato scampo alla rappresentanza del TgR, imponendosi per 5 a 3 al termine dei minuti regolamentari. Ma, al di là del risultato a tabellino, a contare veramente sono i valori che uno sport popolare come il calcio può trasmettere.

Nei primi minuti di gioco, infatti, i rispettivi allenatori hanno deciso di invertire alcuni giocatori delle rispettive squadre al fine di rafforzare la compagine dei giornalisti, contribuendo ad abbattere i pregiudizi e favorire l’inserimento dei ragazzi provenienti dal carcere in un contesto di rinnovata legalità nel quale, al termine della pena, verranno reinseriti.

La cronaca della partita è stata affidata a Sara Meini, cronista di Tutto il calcio Minuto per Minuto, e Katia Serra, scrittrice e commentatrice tecnica Rai, nonché stata seconda voce in telecronaca nel corso della finale dell’Europeo vinto dall’Italia a Wembley nel 2021. Due professioniste che hanno contribuito, con le loro voci e le rispettive competenze, ad aggiungere valore all’iniziativa.