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Parigi-Roubaix: stessa fatica, premi diversi. La Tek Segafredo azzera il gap fra uomini e donne

di LUDOVICA CRISCITIELLO -
6 ottobre 2021
Roubaix: Deignan è la prima regina, domani gli uomini

Roubaix: Deignan è la prima regina, domani gli uomini

Le donne guadagnano meno degli uomini. Non solo nel lavoro ma anche nelle premiazioni. Succede alla Parigi-Roubaix tutta in rosa, la prima in assoluto della più classica delle classiche del ciclismo mondiale, che si è svolta il 2 ottobre. A vincere la neonata edizione, rimandata per Covid nel 2020 poi nuovamente rinviata  dalla scorsa primavdera, è stata la britannica Lizzie Deignan (foto) dopo 85 chilometri di fuga. Il premio finale è stato di 1.535 euro per il primo posto. Contro i 30 mila previstiper il vincitore della Parigi-Roubaix al maschile. Secondo i dati dell’Aso (Amaury Sport Organization) il montepremi totale della Parigi-Roubaix femminile raggiunge i 7.005 euro mentre quello maschile arriva a 90 mila euro: tantissimi rispetto al femminile, un'inezia rispetto alle somme che girano nel tennis, nel calcio, negli sport  motoristici.  Un divario che non è passato inosservato.Tanto che ci ha pensato la Tek Segafredo, la squadra statunitense della ciclista, molto sensibile ai temi della parità di genere. Decidendo di metterci la differenza, pari a 28.465 euro, per equilibrare il compenso femminile rispetto a quello maschile, che domenica 3 ottobre è stato l'italiano Sonny Colbrelli. Una bella lezione in termini di parità di genere nell’ambito sportivo. Non è la prima impartita dalla Tek, la quale ha già allineato le retribuzioni fra generi: mentre gli ingaggi variano a seconda del corridore, la base fissa resta identica per gli uomini e per le donne.