La svolta verso la modernità e la parità
Il cambiamento nell'albo d'oro fa parte di una spinta a modernizzare ulteriormente il torneo. Sin dall'inizio, nel lontano 1877, i nomi femminili e maschili nell'albo d'onore sono stati infatti presentati in modo diverso. Se i campioni maschili sono registrati solo come prima iniziale e il loro cognome, il che significa che il campione dell'anno scorso, Novak Djokovic, è stato presentato come "N Djokovic", le campionesse femminili, invece, sono sempre state indicate con il loro titolo incluso. Ad esempio, Venus Williams, la cinque volte vincitrice del torneo, veniva presentata ogni volta come Miss V. Williams.Un cambiamento per le campionesse sposate
A Wimbledon cambia anche il modo in cui verranno registrate le campionesse sposate: non più identificate con le iniziali dei cognomi dei loro mariti ma esclusivamente con quello anagrafico. Dopo aver sposato John Lloyd, Chris Evert è stata aagiunta nelle bacheche degli onori per il suo trionfo nel 1981 come la signora JM Lloyd. Sia prima del suo matrimonio che dopo il loro divorzio nel 1987, il suo nome è stato inciso come Miss CM Evert mentre la versione originale del 1981 non è stata modificata. Ma d'ora in poi verrà chiamata CM Evert per tutte e tre le sue vittorie. Anche Billie Jean King, sei volte campionessa di singolare femminile e leggendaria pioniera dell'uguaglianza, non è stata risparmiata. È sempre stata elencata nelle bacheche d'onore di Wimbledon come la signora LW King, nonostante il suo divorzio da Larry King nel 1987. Allo stesso modo, Evonne Goolagong Cawley è stata elencata nelle bacheche d'onore dell'All England Club come la signora R. Cawley per la sua vittoria nel campionato 1980.