Wimbledon, Elina Svitolina in campo con un fiocco nero dopo l'attacco all'ospedale di Kiev

La 29enne ucraina nella partita contro Wang ha indossato un nastro nero come segno di lutto per le vittime dei bombardamenti che hanno colpito il suo Paese nelle ultime ore. Dopo la vittoria, la tennista è scoppiata a piangere tra gli applausi del pubblico: "Non è stato semplice concentrarsi sulla partita"

di EDOARDO MARTINI
9 luglio 2024
Elina Svitolina e il fiocco nero, un segno di lutto per le vittime dei bombardamenti

Elina Svitolina e il fiocco nero, un segno di lutto per le vittime dei bombardamenti

Tutti gli appassionati di tennis ieri, durante la partita tra l'ucraina Elina Svitolina e la cinese Xinyu Wang, probabilmente hanno notato un qualcosa che nell'abbigliamento di Wimbledon, il total white, stonava un po'. Sopra la maglia della 29enne di Odessa infatti c'era un fiocco nero, un chiaro riferimento ai bombardamenti che hanno colpito l'ospedale pediatrico a Kiev. E questa volta, gli organizzatori del torneo non hanno potuto fare altro che allentare le loro regole così rigide per quanto riguardo l'abito da indossare durante il match.

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La vittoria e la commozione per le persone ucraine

Svitolina ha sconfitto 6-2 6-1, in appena 55 minuti, Wang, e subito dopo la partita si è lasciata andare a un pianto liberatorio. Ma non c'entra nulla il fatto che ha raggiunto i quarti di finale. Il primo pensiero della tennista è infatti andato agli attacchi missilistici che hanno colpito diverse città dell'Ucraina. Come ha dichiarato la stessa 29enne nell'intervista post match visibilmente commossa: "Da parte mia è stata una buona prestazione, ma oggi è una giornata veramente tremenda per le persone ucraine. Non è stato facile concentrarsi sulla partita, fin dal mattino è stato difficile leggere le notizie e andare in campo è stato estremamente difficile". 

La vicinanza alla famiglia

La numero 21 del mondo ha poi messo in evidenza come il tennis sia il suo modo per sensibilizzare la causa: "Devo abbassare la testa e fare del mio meglio. Ogni ucraino sta cercando di sensibilizzare, di raccogliere fondi e di aiutare in ogni modo possibile". Immancabile poi il riferimento della tennista alla sua famiglia che vive ancora in Ucraina: "E' bello sentire le loro voci. Certo, sono voci tristi, ma in un certo senso mi scaldano ancora il cuore".

Il lato umano di Elina Svitolina 

Cuore scaldato anche dai tanti applausi del pubblico del Court 2 che, oltre a congratularsi per il bel tennis espresso nell'ora di gioco dalla tennista ucraina, ha apprezzato anche il suo lato umano. Lato umano che da oltre 2 anni è messo a dura prova. Come le sue lacrime che possono essere viste come uno sfogo anche solo per ricordare che quanto sta accadendo in Ucraina ha una forte ripercussione sulla vita di tutti noi.