4 ottobre giornata mondiale degli animali: Italia pet friendly, ma ancora troppi reati

Quattro italiani su 10 hanno un animale domestico, eppure vengono commessi ancora troppi reati ai danni degli animali che, ricordiamolo, hanno dei diritti proprio come noi

di DOMENICO GUARINO
4 ottobre 2024
animali

Il 4 ottobre è la giornata mondiale degli animali

Il 4 ottobre, non è solo la data della scoperta dell’America, non è solo la festa del patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi, ma anche, e la coincidenza non è ovviamente casuale, la Giornata Mondiale degli Animali. Il “Giullare di Dio”, per usare un’espressione del premio nobel Dario Fo era infatti un precursore nella difesa e nella promozione dei diritti degli animali, con cui, addirittura, leggenda narra, che intrattenesse amabili conversazioni, oltre a dedicare loro componimenti poetici di meravigliosa bellezza.

Si tratta dunque di un’occasione, per dirla con il WWF che della difesa della fauna ha fatto la propria bandiera e la propria vocazione, “per ricordare quanto sia importante la vita in ogni sua forma e quanto la nostra stessa esistenza dipenda dagli equilibri naturali garantiti solo dalla presenza delle specie selvatiche che con noi condividono il pianeta”.

La giornata del 4 ottobre ci serve però anche a ricordare che gli animali hanno dei diritti specifici, sanciti costituzionalmente nella Dichiarazione universale redatta dalla Lega Internazionale dei Diritti dell’Animale, presentata a Bruxelles il 26 gennaio 1978 e sottoscritta da personalità del mondo filosofico, giuridico, scientifico per poi essere proclamata a Parigi, presso la sede dell’Unesco il 15 ottobre 1978.

Cosa stabilisce la Dichiarazione Universale

Il documento stabilisce che l’uomo non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli; che nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli; e che ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico.

Inoltre la Dichiarazione universale dei diritti dell’animale decide che ogni pet che l’uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale longevità e che abbandonarlo è un atto crudele e degradante.

Tra gli articoli a tutela della fauna, si sottolinea che nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo e le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo poiché i diritti dell’animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell’uomo.

Le contraddizioni sociali attuali

Purtroppo, ci ricorda il WWF, la giornata mondiale degli animali cade in un periodo storico triste per la biodiversità.

Mentre infatti in Abruzzo "la Regione si appresta ad abbattere quasi 500 cervi nonostante l’indignazione generale e gli appelli di migliaia di cittadini”, nei giorni scorsi la maggioranza degli Stati membri dell’Unione Europea ha espresso parere favorevole “a declassare lo stato di protezione del lupo nell’ambito della Convenzione di Berna”. Il lupo, proprio l’animale diventato simbolo della concordia tra uomo e natura grazie alla leggenda di San Francesco e dell’incontro con il lupo di Gubbio.

Centinaia di migliaia di cittadini e oltre 300 organizzazioni, insieme al mondo scientifico, hanno sottolineato come l’unica soluzione per una coesistenza duratura sia investire nella prevenzione. “Ma la politica – denuncia sempre il WWF – sembra essere sorda e ha intrapreso una strada pericolosa, cedendo a chi vende l’abbassamento della protezione del lupo e la possibilità di abbattimenti come unica soluzione al conflitto tra il predatore e le attività economiche”.

I pregiudizi sul lupo

Il lupo in realtà rappresenta una specie-chiave: “come altri grandi carnivori – sottolinea il WWF –occupa il vertice della catena alimentare ed è in grado di regolare le densità di altre specie come gli ungulati e persino le nutrie, migliorando gli equilibri naturali e garantendo la salute dei nostri ecosistemi.

Inoltre, cacciare il lupo, sarebbe anche inutile. I dati più recenti dimostrano come infatti non sia il principale problema per il settore zootecnico a livello europeo, essendo responsabile solo delle predazioni sullo 0,06% dei capi di bestiame europei. “Numeri che evidenziano come la specie, seppure possa avere un impatto elevato su singole aziende che non investono nella prevenzione, non rappresenti il principale problema da risolvere per gli allevatori” sottolinea il WWF che, già nel 1973 aveva lanciato l’Operazione S. Francesco, campagna pioneristica che ha cambiato l’immagine del lupo e ha migliorato la percezione sociale di questo animale iconico.

Amici degli animali, ma non troppo

Gli italiani sono indubbiamente un popolo pet friendly visto che più 4 persone su 10 hanno un animale domestico, ma nel nostro Paese, denuncia la LAV, si commettono ancora troppi reati contro gli animali e, purtroppo, spesso la regia è quella della criminalità organizzata.

Secondo i dati del Rapporto Zoomafie 2023, dagli animali di compagnia usati per i combattimenti clandestini, fino alla caccia e alla pesca di frodo, quello dello scarso rispetto per gli animali è un problema culturale, che coinvolge ancora larghe fette della popolazione.

I numeri allarmanti

Per il report 2023, LAV ha ottenuto i dati di 109 procure sulle 140 interrogate, identificando 7.510 procedimenti avviati nel corso del 2022, con un totale di 3.922 indagati. Si tratta del 10% in meno di casi rispetto all’anno precedente e dell’11% in meno di indagati, anche se bisogna sottolineare come questa sia la porzione sommersa – ovvero nota alle forze dell’ordine – di attività illegali con animali. Una parte considerevole di reati rimane purtroppo ancora sommersa. Detto questo, la proporzione è allarmante: a livello nazionale si aprono 25 fascicoli al giorno, uno ogni 58 minuti, con circa 13 indagati al giorno. Nella pratica, ciò si traduce in 14.9 procedimenti e 7.7 indagati ogni 100.000 abitanti.

Numeri preoccupanti che ci parlano di reati odiosi come maltrattamento di animali (2.259 procedimenti; abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura (757 procedimenti), reati venatori: (748 procedimenti), uccisione di animali altrui (258 procedimenti), traffico di cuccioli: 28 procedimenti organizzazione di combattimenti fra animali e competizione non autorizzate (18 procedimenti), spettacoli e manifestazioni vietate: (10 procedimenti).

Speriamo dunque davvero che la giornata di oggi ispiri qualcuno a coltivare maggior rispetto verso gli animali, e a denunciare chi li maltratta a vario titolo.