Lo ha chiamato “reality check” e mai espressione potrebbe essere più adeguata. La cantante Gaia Gozzi - per intenderci, un’artista i cui contenuti audio e video sono ultimamente visti da milioni di giovanissimi - si è mostrata su Instagram in un video senza filtri. Scegliendo proprio per questo di farsi vedere con il viso colpito dall’acne.
“Non è un disonore”, “Ci sono problemi ben più gravi” si dirà. Tutto verissimo. Ma in una società nella quale i filtri e gli accorgimenti per essere più belle agli occhi degli altri - basti pensare a quanto spopolano su Instagram e su TikTok i reel e le stories di beauty routine quotidiana - riuscire a mostrarsi anche nelle proprie imperfezioni non è scontato.

Lo ha fatto Gaia dopo i successoni da milioni e milioni di stream ‘Sesso e samba’ e ‘Chiamo io chiami tu’ e lo avevano fatto anche altri nomi noti. E, facciamoci caso, sono quasi solo donne a farlo. Forse perché anche oggi, nel 2025, la donna deve ancora giustificare una propria imperfezione, mentre quella dell’uomo passa anche inosservata.
Oggi è Gaia a mostrare di essere bella anche con l’acne sul viso, in passato sono state altre figure note nel mondo dei social network e del cinema. Basti pensare all’attrice Matilda De Angelis, che già nel 2021 scriveva sui social: “Sono diventata molto fiera delle mie cicatrici. Mi ricordano di tutte le volte che ho pianto perché non mi sentivo bella e di quanto non me ne f..a in realtà un c..zo di essere bella. Che non so nemmeno cosa significhi”. Nello stesso anno anche la beauty influencer Giulia De Lellis aveva raccontato la propria esperienza: “Alla mia pelle. A questa instancabile st..za che poco più di un anno fa si è ammalata di acne e ne ha viste davvero di tutti i colori, sfumature di rosso soprattutto, pruriti vari, sfoghi, farmaci da star male e quantità di trucco inspiegabili. Un anno fa circa è iniziato il mio calvario con l’acne e questi scatti rappresentano gli up&down che ha subito. Senza filtro, senza inganno. Perché ho provato ad ingannare anche me stessa ogni tanto e ho ringraziato Photoshop come nessuno mai (poco educativo lo so, ma è la verità). Non tutti i giorni riesco ad accettarmi così perché sono umana e fragile anche se non sembra… Ci sto lavorando da un po’, lo sapete. A distanza di un anno sta tornando”.
“Combattere con la propria pelle è così: se non l’hai provato non puoi capire quanto sia frustrante non riuscire a trovare la causa. Ogni tentativo è un terno al lotto e, quando va male, una sconfitta da incassare ed elaborare” è stato lo sfogo di Aurora Ramazzotti ultimamente.
Che valore ha il fatto che queste giovani donne, giovani artiste e talenti, abbiano scelto di parlarne sui social? Sicuramente serve a loro per sentirsi meno sole e per lanciare messaggi a sostegno di chi vive lo stesso problema. Ma ha anche un valore più sociale: il fatto che è necessario smettere di doversi giustificare se non si è sempre perfette.
Peraltro, piccola postilla: chi decide ciò che è perfetto e quello che invece è imperfetto?