
Il corteo pisano per la Giornata internazionale dell'aborto libero e sicuro
La marea fucsia è "furiosa". In occasione della Giornata internazionale per l'aborto libero, sicuro e gratuito, il grido delle donne è risuonato nelle piazze italiane per rivendicare "la libertà di accedere all'interruzione di gravidanza, perché significa poter scegliere sui nostri corpi e sulle nostre vite, e contro tutte le condizioni che ce lo impediscono". Il corteo di mercoledì 28 settembre, promosso dalle attiviste di Non una di meno, ha fatto tappa anche a Pisa, dove hanno sfilato oltre duecento persone. "Più 194", dicono le manifestanti, ma anche "più consultori aperti, dato che in città tendono a scarseggiare strutture di questo tipo".
Il fattore politico: "Paura per il futuro"
La manifestazione cade proprio pochi giorni dopo le elezioni politiche. "Il tema centrale ora nel dibattito politico è il fatto che la legge 194 è minacciata da chi intende colpire la libertà di scelta delle donne e il diritto di poter abortire in libertà e sicurezza. Nei territori dove governa il centrodestra è diventato praticamente impossibile abortire e quindi temiamo per il futuro", dice Viola Signorini. "Anche la situazione attuale non è migliore - afferma una delle promotrici, Martina Mocci -. Chiediamo molto di più della Legge 194, perché attualmente non viene applicata a pieno in tutte le regioni d'Italia ed è un percorso insidioso. A parlare sono i numeri: la percentuale di obiettori di coscienza a livello nazionale è altissima, si attesta intorno al 70%, cosa per noi intollerabile e contro cui continueremo a lottare in modo che il diritto all'aborto venga garantito sempre".
Il corteo pisano per la Giornata internazionale dell'aborto libero e sicuro