Albinismo, Onu: “Progressi fatti, ma le persone sono ancora emarginate e discriminate”

In occasione della giornata internazionale di sensibilizzazione sull'albinismo le Nazioni Unite lanciano l’allarme: “Violenza contro queste donne e uomini accolta ancora con indifferenza”

13 giugno 2024
Un ragazzo con albinismo

Un ragazzo con albinismo

Da 10 anni a questa parte il 13 giugno l’Onu celebra la Giornata internazionale di sensibilizzazione sull'albinismo. Anniversario tondo, quindi, nel 2024 per la ricorrenza, istituita per accendere i riflettori sull’emarginazione sociale, l’esclusione, le discriminazioni e persino le persecuzioni (a causa di becera superstizione) che le persone albine hanno dovuto subire nel corso della storia. 

Quell’aspetto fisico quasi etereo, pallidissimo, così particolare, dovuto all'assenza di melanina nei capelli, nella pelle e negli occhi, è stato per secoli una condanna per chi ci nasceva. Oggi le cose per fortuna sono un po’ diverse, le Nazioni Unite stesse rilevano i progressi compiuti grazie agli sforzi dei gruppi di difesa in tutto il mondo. Ma allo stesso tempo l’Onu guarda anche ai cambiamenti legali, politici e pratici ancora necessari per garantire che le persone con albinismo abbiano il pieno e uguale godimento dei loro diritti.

La condizione è particolarmente diffusa in Africa sub-sahariana
La condizione è particolarmente diffusa in Africa sub-sahariana

L'albinismo è una malattia genetica, ereditata da entrambi i genitori, che si verifica in tutto il mondo, indipendentemente dall'etnia o dal sesso. In Europa e Nord America, secondo le stime, ne è affetta una persona su 20mila, mentre nell'Africa sub-sahariana, dove la condizione è più diffusa, le stime vanno da 1 su 5.000 a 1 su 15.000. L'assenza di melanina provoca vulnerabilità all'esposizione al sole, che può portare al cancro della pelle e a gravi disabilità visive. In alcuni paesi, in particolare in Africa, le persone affette da albinismo subiscono discriminazione, povertà, stigmatizzazione, violenza e persino omicidio e le donne che danno alla luce un bambino affetto da albinismo vengono ripudiate dai mariti e i loro figli vengono abbandonati o sottoposti a infanticidio.

Come riferisce l'Onu, la violenza contro le persone affette da albinismo è spesso accolta con silenzio e indifferenza, e raramente è seguita da indagini o procedimenti giudiziari nei confronti dei responsabili.