Ambra Angiolini: "Io bulimica a 13 anni. Non rendetela la malattia delle ragazzette"

La conduttrice, attrice e cantante 46enne intervistata a Basement Café by Lavazza, invita i genitori a "lasciare tracce d’amore, non cercare di risolvere"

di MARIANNA GRAZI -
4 maggio 2023
Ambra Angiolini

Ambra Angiolini

"Io sono diventata bulimica a 13 anni più o meno. Per un cancro dell’anima". Ambra Angiolini svela un lato intimo della sua vita, intervistata da Carlotta Vagnoli a Basement Café by Lavazza insieme a Jonathan Bazzi. Nel nuovo episodio del talk show dove, in una doppia intervista, i protagonisti della generazione Z e non solo discutono di cinema, musica e società, la conduttrice televisiva e radiofonica – reduce dal successo 'bagnato' del Concertone del Primo Maggio – ha raccontato questo suo periodo buio durante l'adolescenza.
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Nell'ultima puntata del talk show Carlotta Vagnoli intervista Jonathan Bazzi e Ambra Angiolini

Ambra: "La bulimia è una porcata"

Lo scopo di Angiolini è quello di sensibilizzare chi oggi si trova ad affrontare gli stessi problemi, le stesse malattie, lo stesso disagio interiore, in prima persona o avendo a che fare con chi ne soffre. "Adesso vado in giro a dire ‘non minimizzate’, cioè non la rendete la malattia delle ragazzette che vogliono essere 90-60-90, perché quella cosa là è veramente una porcata, è ingiusta, si chiama malattia, va curata, va fatta ricerca…", aggiunge.

Il supporto ai giovani

"Quello che ho sviluppato è un percorso che adesso faccio con alcuni centri specializzati di studi alimentari, legati solamente a un esperienza d’amore, cioè di anima", prosegue Ambra Angiolini ai microfoni del programma condotto dalla scrittrice, autrice e speaker radiofonica fiorentina. "Che è un po' quella che io cercavo di colmare, sopra qualsiasi altro desiderio", confessa ancora la 46enne. Che non si limita al racconto, ma scava nella memoria per svelare quale, secondo lei, è stata l'arma della sua salvezza: "Molti genitori, quando li incontro, mi chiedono come si fa e mi viene in mente che la cosa più efficace per me sono stati dei biglietti lasciati da mia mamma, come dico io 'ad altezza vomito', in bagno.
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La cantante e conduttrice lavora oggi con alcuni centri specializzati in disturbi alimentari e dà un consiglio ai genitori

In questi mi si diceva semplicemente che qualsiasi cosa avrei scelto di fare in quella situazione per lei andava bene. Ero sempre una persona giusta", afferma visibilmente commossa. "E allora dico: lasciate tracce d’amore, non cercare di risolvere. Perché quella è una soluzione che troviamo noi nel nostro viaggio".

Sui giovani abbiamo riversato le schifezze che non ci tornano

Ma i protagonisti di Basement Café, dicevamo, sono i ragazzi e le ragazze di oggi. "Abbiamo cominciato a dire 'i giovani'. E ci abbiamo messo dentro tutte le schifezze che non ci tornano", dice Ambra riferendosi proprio alla considerazione che si ha, oggi, delle nuove generazioni, attribuendo loro gran parte dei problemi di cui invece sono responsabili gli adulti, le loro mamme e papà, zii e zie, nonni e nonne. "Gli abbiamo un Oscar di m**da proprio, cioè il contrario... Si sono trovati a vedersi descritti, prima ancora di diventarlo davvero in alcuni casi, violenti, senza ideali... Quando invece invece le buche erano ancora le nostre, mi ci metto anche io".
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Ambra coi figli Jolanda e Leonardo Renga (Instagram)

Ambra è mamma di Jolanda, 19 anni, e Leonardo, 17, avuti con il cantante Francesco Renga, con il quale è stata legata 12 anni. Due perfetti 'esemplari' della Gen Z quindi. "A furia di dire, come la discarica, come l'indifferenziata, che in quei giovani c'è tutto il male del mondo. Ma sti giovani da chi tornano poi? Nelle scuole dai professori, siamo noi. A casa dai genitori, siamo noi – continua –. Allora mi dico: ma sanando quello che, per deresponsabilizzarci, mettiamo in questa parola per salvarci un po' l'anima, c'è una spiegazione. Perché io vedo invece un sacco di giovani che mi fanno pensare al futuro. A un futuro sostenibile, alla voglia di tornare in piazza a manifestare il loro dissenso".