Bagni imbrattati a scuola, la preside: “Saranno puliti da tre studenti estratti a sorte”

Tra le polemiche la decisione della dirigente di una scuola dell'Appennino forlivese, la Galilei di Santa Sofia, che ha informato le famiglie attraverso una circolare. Tra le opzioni, anche quella di chiedere un contributo ai genitori per pagare gli straordinari ai collaboratori scolastici

di CHIARA CARAVELLI
15 ottobre 2024
Bagni imbrattati a scuola, la decisione della preside divide

Bagni imbrattati a scuola, la decisione della preside divide

‘Pipì’ fuori dalla turca a scuola? Puliranno tre studenti estratti a sorte. Fa discutere la proposta della preside della scuola media di Santa Sofia, paese dell’Appennino forlivese, a seguito di alcuni “atti incivili” accaduti nell’istituto nelle ultime settimane. Gli episodi sono stati diversi e tutti uguali: qualcuno ha sporcato volontariamente i bagni dei maschi, facendola deliberatamente fuori dal wc.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso (letteralmente) è stata venerdì 4 ottobre. Davanti all’ennesimo caso e senza alcuna traccia dei responsabili, la dirigente scolastica Nadia Mastroianni ha deciso di inviare alle famiglie una circolare, che però ha lasciato tutti abbastanza perplessi. In caso si ripetessero questi tipi di atti vandalici, la preside suggerisce il sorteggio di tre studenti, uno per ogni anno, per occuparsi della pulizia dei bagni. Non solo. Tra le varie opzioni presentate, la preside ha proposto anche un aiuto economico da parte delle famiglie per pagare gli straordinari ai collaboratori scolastici incaricati di pulire i danni fatti dai loro figli. Per Mastroianni si tratta solo di “una richiesta di collaborazione” e l’intento generale non è affatto quello di punire i ragazzi.

“La nostra finalità è educativa – le sue parole – per porre fine a questi episodi poco rispettosi nei confronti dei locali dell’istituto e del lavoro dei collaboratori scolastici”. Al momento, non si è verificato nessun altro episodio. Questa settimana è comunque in programma un’assemblea con i genitori per discutere del problema e provare a trovare una soluzione insieme. La circolare è stata firmata dalla dirigente amministrativa Serena Zaino e concordata con la preside e i responsabili dei docenti, anche se sembra che molti insegnanti non ne fossero stati informati.

"Si tratta – spiega Zaino – di un tentativo di individuare i colpevoli di questi atti, che devono essere sanzionati perché non si ripetano in forme magari più gravi”. Anche l’assessora alla Scuola Chiara Bellini, già docente nello stesso istituto, è intervenuta confrontandosi con la dirigenza. “Serve un’alleanza educativa tra la scuola e la famiglia. È auspicabile il ritorno a un clima di collaborazione, abbandonando contrapposizioni sterili”.