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Milano, i 350 bambini dell’Istituto Diaz: “Chiediamo una data certa di riapertura del cortile”

Dopo la raccolta firme degli alunni e la petizione dei genitori il Comune ha fatto vari sopralluoghi per capire come mettere in sicurezza quello spazio esterno indispensabile

12 aprile 2024
Il cortile della scuola milanese recintato e ancora inaccessibile

Il cortile della scuola milanese recintato e ancora inaccessibile

Vogliono tornare a giocare all’aria aperta, approfittando dei primi sprazzi di bella stagione per godersi al meglio gli ultimi due mesi di scuola. I 350 bambini e bambine dell’Istituto A. Diaz di via Crocefisso a Milano chiedono una data certa in cui sarà riaperto il cortile scolastico. 

Qualcosa, è vero, si è mosso dopo la mobilitazione di alunni e genitori, per il quello spazio chiuso da ormai tre settimane. In seguito alla mobilitazione degli studenti, che hanno promosso una raccolta firme interna chiedendo di poter passare la ricreazione fuori dalle aule, cui è seguita la petizione lanciata su change.org dai genitori, che in 48 ore ha superato le 500 firme, in questi ultimi giorni il Comune è intervenuto con vari sopralluoghi, per capire come mettere in sicurezza il cortile.

“Chiediamo una data certa”

Resta da capire però, a meno di due mesi dalla fine dell’anno scolastico, la tempistica con cui questo luogo così necessario al benessere psicofisico dei bambini potrà essere di nuovo agibile. “Vogliamo avere dal Comune una data certa in cui si potrà riaprire il cortile al gioco libero dei bambini” chiedono i genitori. “Non ci basta vedere tecnici e operai, vogliamo avere certezze. Chiediamo alle autorità la condivisione del programma dei lavori, che devono conciliare la necessità di riaprire il cortile per le attività ludico-motorie dei bambini, nel più breve tempo possibile, con il bisogno di un intervento strutturale – e per 20 anni rimandato – di ripristino del verde e delle strutture esterne”.

Con l’avanzare della bella stagione, il cortile interno alla scuola è sempre più un luogo indispensabile per far sì che i bambini giochino all’aperto durante l’ora della ricreazione. In questo momento, invece, i piccoli scolari sono costretti a restare in aula per otto ore. Il Comitato genitori, in affiancamento alla scuola, sta accelerando il ripristino e il completamento delle aule ricreative che la dirigenza ha messo a disposizione dei bambini.

L’incidente che ha portato alla chiusura 

A far scattare il divieto di utilizzo del cortile il 26 marzo è stato l’esposto della mamma di un bambino che è inciampato, battendo la testa. Da quell’esposto è arrivata la segnalazione all’ufficio scolastico regionale che ha portato alla decisione di impedire ai bambini di sfruttare lo spazio esterno. La petizione lanciata dai genitori continua a raccogliere consensi, nella convinzione che, come sostenuto anche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, giocare all'aria aperta sia fondamentale per lo sviluppo fisico e mentale dei bambini.