Sempre più amici a quattro zampe vengono restituiti al mittente: gli americani scaricano cani e gatti e la colpa è dell’inflazione. Dopo aver aperto le porte delle loro abitazioni a migliaia di animali domestici durante la pandemia - una famiglia su cinque ne ha adottato uno nell'emergenza Covid - gli americani ora sono costretti a rinunciarvi a causa del caro prezzi. I dati parlano chiaro: il 14% infatti non può permettersi le spese legate a cani e gatti mentre un altro 12% che era in difficoltà nella gestione del suo animale domestico, è riuscito a trovare una nuova casa al suo amico a quattro zampe. Le strutture che ospitano animali abbandonati e in cerca di adozione sono alle prese con boom di coloro che restituiscono gli animali adottati.
E temono che un numero ancora maggiore possa essere abbondonato in strada. Con l'inflazione che galoppa mantenere un cane o un gatto è una spesa non indifferente. Secondo alcune stime, un cane costa in media 1.000 dollari l'anno e un gatto 650 dollari. Ma emergenze veterinarie improvvise possono far volare il costo a migliaia di dollari proprio mentre quattro famiglie americane su dieci affermano che un conto veterinario inatteso da 999 dollari potrebbe costringerle a indebitarsi.
Ma come vanno le cose in Italia? Anche qui da noi sono aumentati gli abbandoni di cani e gatti e le cessioni sono sempre più numerose: lo afferma l'Enpa precisando che "dal primo gennaio al 30 settembre sono 17.585 i cani ospiti nei nostri rifugi e 39.752 i gatti accuditi tra gattili e colonie feline" e che "le adozioni sono in grande calo". Per non parlare di casi di "violenza e maltrattamento di animali sempre più frequenti che le nostre Guardie Zoofile Enpa e i nostri volontari sul territorio intercettano”. Solo quest'anno l'ufficio legale Enpa ha presentato oltre 230 denunce, più di 50 costituzioni di parte civile, 40 diffide e ottenuto 42 condanne, senza considerare gli innumerevoli decreti penali di condanna applicati. "Purtroppo quest'estate abbiamo riscontrato un aumento del 15% delle cessioni di pet alle nostre strutture. Tra le cause principali - afferma Carla Rocchi, presidente nazionale dell'Ente nazionale protezione animali - c'è proprio il fattore economico che incide quasi per il 50% delle cessioni". "Mantenere un cane in buona salute costa circa 120 euro al mese, quando poi subentrano malattie e problemi di salute i costi lievitano notevolmente. Solo dall'inizio di quest'anno Enpa ha aiutato oltre 1000 famiglie in difficoltà attraverso il progetto dedicato Enpa Rete Solidale".