Anni di botte e insulti dall'ex compagno, beve la candeggina dalla disperazione

E' successo in provincia di Crotone, dove un uomo di 30 anni è stato arrestato e portato in carcere con l'accusa di maltrattamenti. La vittima, a causa delle continue aggressioni, ha tentato il suicidio per sfuggire alle violenze

di CHIARA CARAVELLI
30 agosto 2024
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Stop violenza sulle donne (foto di repertorio)

Le botte, le minacce e gli insulti erano talmente tanti e ripetuti che avrebbe preferito morire piuttosto che continuare a vivere quell’incubo. È successo a Cirò Marina, in provincia di Crotone, dove un uomo di 30 anni è finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, nello specifico ai danni dell’ex compagna. Sono state le indagini dei carabinieri, coordinati dalla Procura, ha far luce sull’ennesima storia di violenza di genere.

Secondo quanto ricostruito dai militari, per la donna l’incubo sarebbe iniziato nel 2022 con continue aggressioni fisiche, morali e psicologiche da parte del compagno che sarebbero proseguite per gli anni a venire. Fino a oggi, quando i carabinieri hanno eseguito il provvedimento cautelare emesso dal gip del tribunale crotonese e il trentenne è stato portato in carcere. Una storia di violenza che, nella maggior parte dei casi, era acuita dal fatto che l’uomo facesse uso di alcool e droga. Violenze che avvenivano quasi sempre davanti al figlio minorenne della coppia. Non un caso isolato, ma aggressioni quotidiane e prolungate nel tempo che, un giorno, hanno spinto la vittima a decidere di farla finita.

La donna ha infatti ingerito candeggina per tentare il suicidio talmente tanta era la sofferenza che era costretta a subire ogni giorno. La situazione non è cambiata nemmeno quando la vittima ha deciso di abbandonare la casa dove viveva con il suo aguzzino. A nulla sono serviti i tentativi di provare a rifarsi una vita, con tutte le difficoltà che un trauma del genere si porta con sé: l’ex compagno ha infatti continuato a pedinarla, tartassandola di telefonate anonime e tentando di intromettersi nelle sue nuove frequentazioni. Ma non è finita qui: il trentenne era arrivato persino a informarsi su dove abitassero le nuove amicizie dell’ex compagna, portando quest’ultima ad avere paura non solo per sé stessa ma anche per le persone che le stavano intorno.

Alla fine l’incubo è finito solo quando l’uomo è stato arrestato e portato in carcere dai carabinieri. Questa è solo una delle tantissime storie di violenza che praticamente ogni giorno siamo purtroppo abituati a sentire. Storie che nel peggiore dei casi finiscono con un femminicidio, storie che fanno riflettere su come la violenza fisica e psicologica sia talmente insopportabile e totalizzante da portare addirittura qualcuna a tentare il suicidio pur di sfuggire a tutto questo.