Nei giorni in cui si discute della proposta di legge irachena che intende abbassare l'età del consenso sessuale da 18 a 9 anni, con l'eliminazione del diritto al divorzio, all'affidamento dei figli e all'eredità, arriva un'importante svolta dalla Colombia. Nel paese sudamericano è stata approvata l'abolizione ai cosiddetti "matrimoni precoci", che vedevano le unioni tra adulti e minori di 18 anni e quelle tra due minori. Solo l'anno scorso, in Colombia sono stati celebrati 114 matrimoni precoci.
La nuova legge andrà a modificare un articolo del Codice Civile del 1887 che permetteva a chi aveva più di 14 anni di sposarsi, dietro il permesso dei genitori. Oltre al divieto, questa legge consente ai minori già sposati di chiedere l'annullamento del matrimonio. La rettifica è stata approvata all'unanimità e in via definitiva dal Senato della Colombia dopo una campagna di ben 17 anni, adesso manca solo la firma del presidente Gustavo Petro. Il risultato della votazione è stata accolta dalla gioia dei senatori in aula, tra grida di felicità e abbracci.
Un po’ di dati
Un fenomeno ancora molto diffuso che coinvolge, in misura diversa, molte zone del mondo, ma in modo più grave l’Africa subsahariana e l’Asia meridionale. Secondo i dati raccolti da Actionaid, sono oltre 250 milioni le donne nel mondo ad essersi sposate prima dei 15 anni, spesso senza avere scelta. Ogni anno, 15 milioni di ragazze (anche giovanissime) sono costrette a diventare mogli: il 17% delle spose bambine vive in Africa.
Una pratica strettamente legata al genere che coinvolge, seppur in minima parte, anche i ragazzi.