Una giornata internazionale fatta di tante ‘belle parole’. Si celebra il 3 dicembre di ogni anno la “Giornata Internazionale dei diritti delle Persone con Disabilità”, istituita dall’Onu nel 1992 per promuovere la consapevolezza e la comprensione delle questioni legate alle persone con disabilità e per mobilitare il supporto per la loro dignità, i loro diritti e il loro benessere. Tante belle, spesso vuote, parole si sprecano in occasioni come queste, specie in Italia. E i conti si fanno non solo il giorno stesso, ma già da oggi, il giorno dopo, per il resto dell'anno.
A distanza di 17 anni dall'approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e stabilito il dato di fatto che più di un miliardo di persone al mondo (su 8 totali), circa il 15% della popolazione mondiale, vive con qualche forma di disabilità e l’80% vive nei Paesi in via di sviluppo,
"Ancora numerosi sono gli ostacoli all'esercizio di diritti fondamentali in ambito sociale, politico, lavorativo ed economico" è il commento, come sempre saggio, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"La superficialità - prosegue - con cui si utilizzano sui social media espressioni che offendono la sofferenza di tante persone e famiglie che si ritrovano sempre più da sole a dover combattere il fenomeno dell'esclusione sociale, è inaccettabile". La polemica politica, per dire, monta subito.
La polemica politica del Pd contro i tagli monta subito
Secondo la segretaria del Pd, Elly Schlein “la Giornata della disabilità interroga la politica e ciascuno di noi sul lavoro necessario per rimuovere tutte le barriere di ogni tipo che si frappongono al raggiungimento di una piena realizzazione delle persone con disabilità e a una migliore qualità di vita". In quest’ottica, “il primo obiettivo da parte dello Stato deve essere un investimento adeguato e costante sulla rete dei servizi di prossimità, sull'assistenza domiciliare, sul rafforzamento e delle strutture pubbliche, sui progetti per il durante e il dopo di noi, sui percorsi di inclusione lavorativa e di vita indipendente, sui servizi di aiuto per le famiglie sulle quali ancora oggi ricade quasi tutto l'onere dell'assistenza”. La segretaria dem non perde occasione di fare polemica politica e subito punta il dito contro il governo Meloni: “È incomprensibile la scelta fatta dal governo di tagliare i Fondi per la disabilità. Il Pd non smetterà mai di battersi per contrastare questi tagli".La replica della ministra leghista Alessandra Locatelli
La replica, pur se indiretta, della ministra per la Disabilità, la leghista Alessandra Locatelli, non tarda ad arrivare: “È giusto fare il punto sui tanti provvedimenti che stiamo portando avanti, a partire dall’attuazione della legge delega per l’implementazione del progetto di vita e l’avvio dell’iter di accertamento dell’invalidità civile, senza visite ripetute nel tempo e con procedure più efficienti. A cui si aggiunge l’istituzione del Garante nazionale per le persone con disabilità e la legge sulla riqualificazione delle pubbliche amministrazioni. Abbiamo sbloccato anche altri temi importanti con l’avvio di tavoli di lavoro per rivedere la legge sull’eliminazione delle barriere architettoniche e garantire l’accessibilità universale, per modificare la legge del ‘Dopo di noi’, per la scrittura di un testo unico per la disabilità e per il riconoscimento del caregiver familiare”. “Abbiamo stanziato 77 milioni per progetti sociali per l’autismo, ripartito il fondo per il sostegno all’ipoacusia e all’autonomia e comunicazione, il Fondo per le periferie inclusive è già stato destinato alle città più grandi e stanno arrivando i progetti con gli Enti del Terzo settore – sottolinea il ministro Locatelli -. Stiamo, inoltre, iniziando a ragionare su come valorizzare i percorsi di inserimento lavorativo e le figure intermediarie che possano essere da accompagnamento. Abbiamo riorganizzato l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità ed nel 2024 presenteremo il Piano nazionale per la disabilità che per legge sarà firmato dal Presidente della Repubblica”.Esternano anche il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che su X ricorda che “l'inclusione inizia dalla scuola: dentro le aule tutti i ragazzi devono sentirsi accolti e godere delle stesse opportunità, senza distinzioni. Il ministero e l'intera comunità scolastica sono impegnati per abbattere le barriere, non solo strutturali, per una scuola che sia veramente inclusiva". E la ministra per le Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, aggiunge: “Insieme al Ministro Locatelli abbiamo creato un tavolo tecnico per redigere un testo unico che semplifichi la vita di chi ogni giorno deve convivere con la disabilità. Il 5 dicembre – annuncia - presenterò in Consiglio dei ministri un disegno di legge che semplificherà le norme esistenti attraverso misure di sistema e farà dell'Italia un Paese più vicino e più attento alle esigenze dei disabili, per un futuro più inclusivo e accessibile, che non lasci indietro nessuno".La Giornata internazionale delle persone con disabilità ci ricorda che l’inclusione inizia dalla scuola: dentro le aule tutti i ragazzi devono sentirsi accolti e godere delle stesse opportunità, senza distinzioni. 1/2
— Giuseppe Valditara (@G_Valditara) December 3, 2023