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Texas, donna incinta sfida la multa stradale: "Il mio bambino conta come passeggero"

di EDOARDO MARTINI -
11 luglio 2022
Brandy Bottone

Brandy Bottone

Una donna incinta è stata multata perché stava guidando da sola nella corsia preferenziale per il carpooling, ossia le auto in condivisione. È questa la storia di Brandy Bottone che ha deciso di contestare la multa da 215 dollari perché come ha spiegato all’agente che l’ha fermata, dopo l’annullamento della sentenza Roe v. Wade la bambina che porta in grembo è già da considerare una persona e quindi un secondo passeggero.

Brandy Bottone è stata multata perché percorreva da sola la corsa preferenziale destinata alle auto in condivisone

"La mia bambina è proprio qui, ed è una persona"

È successo in Texas quando la 32enne, alla 34esima settimana di gravidanza, ha deciso di imboccare la corsia preferenziale per guadagnare qualche minuto di vantaggio mentre andava a recuperare il figlio di 6 anni. Ma la donna è stata fermata da un agente della polizia che si è affacciato al finestrino e ha chiesto: “C’è qualcun altro in macchina?”. La ragazza ha indicato il suo stomaco: “La mia bambina è proprio qui. Ed è una persona”, ha detto Bottone, ricostruendo la vicenda. L’agente avrebbe risposto: "No. Devono esserci due persone fuori dal corpo", come prevede il codice stradale texano. Una norma incomprensibile per Brandy, che si è appellata all’annullamento della sentenza del 1973, che ha fatto scattare il divieto di aborto in Texas. "Se ora un feto è considerato un essere vivente, perché non può contare come secondo passeggero?", ha ribadito la donna. "Questa cosa mi fa ribollire il sangue. Come può essere giusto? Secondo la nuova legge, questa è una vita", ha detto, aggiungendo che sa che il suo appello potrebbe cadere nel vuoto ma, come donna, è stato scioccante.

La corsa Carpool dove è stata fermata Brandy Bottone

"Un bambino che risiede nel grembo non occupa un posto in più"

Secondo gli esperti legali, questo è un caso unico e diversi giudici possono gestire il caso in modo completamente diverso. "Questo è un territorio inesplorato”, ha detto Chad Ruback, un avvocato di Dallas. Secondo quanto riportato da Brandy, gli agenti le avrebbero detto che se avesse contestato la multa la pratica sarebbe andata con tutta probabilità a buon fine. Mentre il dipartimento centrale non ha voluto rilasciare commenti, una reazione è arrivata da Amy O’Donnell, la portavoce di Texas Alliance for Life: "Mentre il codice penale in Texas riconosce un bambino non ancora nato come persona, quello stradale non specifica lo stesso. E un bambino che risiede nel grembo materno non occupa un posto in più. E con un solo occupante seduto, l’auto non soddisfaceva i criteri necessari per guidare in quella corsia", ha precisato la rappresentante dando ragione agli agenti. Per scoprire come andrà finire basterà attendere il 20 luglio quando Brandy Bottone comparirà davanti alla giuria del tribunale locale.