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La comunità di Angri chiede a gran voce giustizia per la morte del gattino Leone, trovato scuoiato, in una strada del comune salernitano. Era stato soccorso tempestivamente nel tentativo disperato di salvarlo, a nulla è valso l'amore dei volontari e l'affetto commosso di tutta la comunità, contro l'atrocità compiuta dal suo aguzzino. D'obbligo una riflessione sulla violenza contro gli animali, atto inumano e abominevole, che sembra essere il precedente di altri crimini altrettanto efferati.
La storia del gatto coraggioso
Leone è stato trovato scuoiato in una strada del comune di Angri, dietro ai Monti Lattari, domenica 10 dicembre. Era ancora vivo seppur agonizzante. È stato trasportato d'urgenza all'Ambulatorio Veterinario Asl di Cava de' Tirreni. I volontari hanno fin da subito raccontato su Facebook il calvario di quel cucciolo indifeso: "Quello che è accaduto è così assurdo, inaccettabile, inimmaginabile, crudele, spietato che non riusciamo a farcene una ragione. La sua sofferenza è la nostra...vorremmo alleviare il suo dolore...ma non possiamo". Da qui l'idea del nome, quello dell'animale più valoroso e coraggioso della Savana: "se volevano farti morire come un coniglio perché le uniche parti dove hai pelo, tessuto e pelle sono la testa zampette e coda...ora stai lottando come un leone! Leone è l'unico, indiscusso, nome che ti rappresenta". Nonostante la diffusione delle immagini che lasciavano una, seppur minima, speranza, dove il piccolo mangiava da una ciotola, è arrivata la notizia più temuta, che ha distrutto i cuori di tutti coloro che hanno seguito la vicenda con il fiato sospeso, sperando in un lieto fine: "Il nostro Leone ci ha lasciato circondato fino alla fine da quell’amore che ha cercato in tutti i modi di combattere contro questo crimine senza precedenti". Il corpicino senza vita del gattino verrà trasferito per essere sottoposto ad esame autoptico dal dott. Luigi Toro che ha aperto un fascicolo da presentare alla Procura.Giustizia per Leone
I volontari dell'Ambulatorio Asl Veterinario di Cava de' Tirreni hanno organizzato una fiaccolata per venerdì 17 dicembre, con partenza alle 18 dalla chiesa di Sant’Antonio in via Orta Loreto ad Angri perché Leone non sia morto invano. Che la sua triste storia aiuti a riflettere sul rispetto della legalità verso gli animali, perché episodi come questo non accadano più. Sui social ha detto la sua sulla vicenda che ha commosso tutta l'opinione pubblica il deputato Francesco Emilio Borelli: "L’assassino del piccolo Leone, e i suoi eventuali complici, devono essere assicurati alla giustizia al più presto". Il parlamentare aggiunge: "Un criminale, in grado di compiere questo atto di crudeltà senza precedenti, qualcosa di mai visto prima, è un pericolo pubblico. Va trovato e condannato in modo esemplare. E con lui tutti quelli che eventualmente lo hanno aiutato. Chiunque abbia informazioni utili per gli inquirenti si faccia avanti, anche in forma anonima, per far sì che questo orrendo crimine non resti impunito ".