Educatore gay, il parroco annulla il centro estivo. Arcigay: "E' discriminazione"

Gabriele Piazzoni dell'associazione Lgbt: "E' una storia di odio e di violenza". Il sindaco di Cesena: "Pensavo che il Medioevo fosse ormai alle spalle"

di BARBARA BERTI -
21 giugno 2023
Annullato il campo estivo parrocchiale perché l'educatore è omosessuale

Annullato il campo estivo parrocchiale perché l'educatore è omosessuale

Educatore gay: il parroco annulla il centro estivo. L'ira di Arcigay: "Diseducante e discriminatorio". Accade a Cesena dove a pochi giorni dall'avvio delle attività, il centro estivo di una parrocchia della periferia non aprirà i battenti: il motivo sarebbe l’omosessualità di uno degli educatori dello stesso campus, cancellato ancora prima di iniziare. Le attività estive della parrocchia sarebbero dovute partire a breve guidate da educatori in parte giovanissimi (16enni), tranne il ragazzo omosessuale e un altro maggiorenne. Gli educatori, comunque, avevano già incontrato i genitori dei ragazzi ospiti per iniziare a definire i dettagli delle varie attività.
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Il campus estivo di una parrocchia nella periferia di Cesena è stato cancellato perché il referente è omosessuale (Foto d'archivio)

Poi, lo scorso 12 giugno, l'annuncio in una chat dell'annullamento del campus estivo, da parte del suo referente, che era stato visto in una fotografia postata sui social network mentre si baciava con un altro ragazzo. Lo scatto è stato fatale: secondo il parroco poteva sì continuare a organizzare il campus estivo ma non poteva fare l’educatore. Da qui la scelta del ragazzo di rinunciare del tutto all'organizzazione del campo estivo. Che, privo di un maggiorenne a coordinare le attività e con poco tempo per trovare un sostituto, non aprirà i battenti. Eppure tanti erano i bambini iscritti e lo staff ormai rodato visto che sono anni che la parrocchia organizza le attività estive per i più giovani.
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A Cesena un educatore è stato allontanato dal campo estivo perché omosessuale

“L'organizzatore ha scelto di ritirarsi e non c'è stato modo di porre rimedio in tempi brevi” racconta una educatrice parrocchiale al “Corriere di Romagna”, dove è uscita la notizia. E aggiunge: “Il parroco non è qui con noi da tanto: ciò che ha potuto fare è stato rivolgersi ai suoi superiori. Che, rispettosi delle regole, hanno detto ‘no’ a che l'organizzatore potesse continuare a fare anche l'educatore” aggiunge la donna.

Il commento del sindaco: "Pensavo che il Medioevo fosse finito"

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Il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca

Sulla cancellazione last minute del campo estivo - e soprattutto sui motivi - è intervenuto il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, con post sulla sua pagina Facebook. “Pensavo che il Medioevo fosse ormai alle nostre spalle e che episodi di discriminazione come questo, inaccettabili, fossero estranei alla nostra città. Evidentemente mi sbagliavo” la dura presa di posizione del primo cittadino.

Educatore omosessuale, "è discriminazione"

Il parroco ha sollevato dall’incarico il ragazzo, dopo aver scoperto la sua omosessualità, demansionandolo a semplice organizzatore: per l’Arcigay è discriminazione. “Le discriminazioni sul lavoro basate sull'orientamento sessuale sono vietate dalla legge” tuona la sezione di Rimini e Forlì-Cesena dell'associazione in difesa dei diritti Lgbt.
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Un campo estivo alla periferia di Cesena non aprirà i battenti per via dell'omosessualità di uno degli organizzatori (Foto d'archivio)

Dunque, il ragazzo può rivolgersi all'associazione e anche alla consigliera di parità provinciale per far valere le sue ragioni. Tra l'altro, sottolinea il presidente Marco Tonti, “non ci sono stati mai dubbi rispetto alla qualità del suo lavoro e lo dimostra la partecipazione di decine di famiglie al campo estivo, e forse a loro si sarebbe dovuto chiedere cosa ne pensavano di questa decisione”. Di certo “ragazzi e ragazze Lgbtqi+ non devono nascondersi e possono essere e sono spesso eccellenti educatori ed educatrici, maestre e maestri, insegnanti oltre che genitori”.
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Il presidente Arcigay di Rimini e Forlì-Cesena, Marco Tonti: “Non ci sono stati mai dubbi rispetto alla qualità del suo lavoro e lo dimostra la partecipazione di decine di famiglie al campo estivo" (Facebook)

Ciò che è di “gravemente diseducativo in questa vicenda è il comportamento del religioso che dis-educa a una società aperta, rispettosa, all'insegna delle relazioni e del riconoscimento, si priva di risorse umane in nome di una ideologia oscurantista e pregna di pregiudizi”. Insomma non certo “un buon esempio di vita”. Quella del don è “una posizione indegna e inadeguata al mondo di oggi dove le persone Lgbtqi+ non nascondono più di quello che sono, e il prete dovrà farsene una ragione perché i tempi della vergogna e del disonore sono passati per sempre”. Tonti esprime da ultimo "un abbraccio e tanta solidarietà al ragazzo discriminato, perché ha dimostrato di essere una vera guida: quei bambini e bambine del campo estivo parrocchiale sarebbero stati fortunati a crescere con lui”.

Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay (Facebook)

Dello stesso avviso il segretario generale di Arcigay, Gabriele Piazzoni. “La vicenda è doppiamente violenta” dice. Da un lato “un ragazzo giovanissimo ha subito un outing ed è stato pubblicamente sanzionato dal prete per il suo orientamento sessuale, con conseguenti marginalizzazione e allontanamento” dice Piazzoni. E aggiunge: “Dall'altro le voci che commentano sulle pagine di cronaca questa vicenda, concentrano tutta l'apprensione sul campo estivo saltato e le famiglie lasciate senza un servizio, come fosse un inceppo nel sistema di welfare”. Si tratta, ribadisce Piazzoni, di “una storia di odio e di violenza. Proprio per questo trasmettiamo tutta la nostra solidarietà al ragazzo e alle altre persone, in particolare quelle giovani, che da questi adulti ricevono pessimi insegnamenti”.