Eutanasia, il Consiglio dei Ministri olandese ha deciso di renderla possibile quando si tratti di bambini molto malati che hanno esaurito le opzioni di cura. Una decisione in linea con le proposte pubblicate dal ministro della Salute Ernst Kuipers lo scorso anno. La notizia è stata riportata da DutchNews. Il ministro Kuipers ha detto ai parlamentari che intende estendere e rivedere il protocollo, valido finora solo per i neonati, per coprire anche i bambini di età non superiore ai 12 anni che soffrono in modo insopportabile e per i quali le opzioni di cure palliative non sono sufficienti ad alleviare i sintomi. Secondo il politico olandese, le linee guida riguarderanno tra i 5 e i 10 bambini all’anno.
La decisione
In Olanda il consiglio dei ministri ha dunque dato il via libera all’
eutanasia per i bambini affetti da malattie incurabili nell’età compresa tra gli 1 e i 12 anni, sanando così un vuoto normativo che, a detta dei medici olandesi, stava creando ingiustizie e dolore ampiamente evitabili a pazienti e genitori - in linea con le proposte pubblicate l’anno scorso dal ministro della Salute
Ernst Kuipers. È stato proprio Kuipers, nel corso di un colloquio con i parlamentari, ad annunciare che intende "estendere e rivedere"
il protocollo, valido finora solo per i neonati, per coprire anche i bambini di età non superiore ai dodici anni che soffrono in modo insopportabile e per i quali le opzioni di cure palliative non sono sufficienti ad alleviare i sintomi. Una condizione tremenda che, secondo il ministero,
colpisce tra i 5 e i 10 bambini all’anno. "Si tratta di una questione particolarmente complessa che riguarda situazioni molto dolorose", ha dichiarato il ministro, ripreso da DutchNews. "Sono lieto che, dopo un’intensa consultazione con tutte le parti coinvolte, abbiamo raggiunto una soluzione per aiutare questi bambini, i loro genitori e anche i loro medici".
Il governo olandese vuole proporre una legge per consentire l’accesso alla ‘morte assistita’ anche a chi considera semplicemente ‘completata’ la sua vita e quindi intende porvi fine
Eutanasia, cosa prevede la legge in Olanda
La legge olandese, infatti, fa valere il protocollo sull’
eutanasia per gli adulti anche per i ragazzi che abbiano compiuto i dodici anni di età. Ma da anni i medici chiedevano regole chiare per i piccoli pazienti sotto soglia - i pediatri temono che una modifica della legge possa polarizzare il dibattito quando, invece, sono necessarie soluzioni pratiche per il disagio dei bambini: sarà dunque possibile solo quando sarà l’unica opzione per porre fine alle sofferenze dei piccoli. "Stiamo parlando di bimbi incurabili, per i quali la morte è inevitabile e arriverà presto£, ha detto Kuipers. La procedura dovrà ovviamente seguire delle regole ferree. I medici, tanto per cominciare, devono essere convinti che la sofferenza del bambino sia insopportabile e che non vi sia alcuna possibilità di cura o di trattamento per alleviare il dolore". "La possibilità deve poi
essere discussa con i genitori ed entrambi devono dare il loro consenso - le sue parole - . I medici dovranno infine consultare almeno un dottore terzo, slegato dal paziente in questione, che valuterà se tutti i criteri sono stati soddisfatti prima di dare il nulla osta". Un
sondaggio condotto su
72 medici ha indicato che la stragrande maggioranza ritiene accettabile porre fine alla vita di bambini sotto i dodici anni in condizioni di sofferenza acuta, su richiesta dei genitori, e che una nuova legge dovrebbe consentirlo.
Eutanasia, il Consiglio dei Ministri olandese ha deciso di renderla possibile quando si tratti di bambini molto malati che hanno esaurito le opzioni di cura
Eutanasia attiva e passiva, le differenze
Ma quali sono le differenze? Fra
eutanasia attiva e eutanasia passiva? Solo quest'ultima pratica è consentita anche in Italia: il personale sanitario si limita a interrompere i trattamenti salva vita. La
sospensione delle cure è un diritto sancito dall’art. 1 della legge 219/2017, che stabilisce che "nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge".
Suicidio assistito, cos'ha stabilito la Corte Costituzionale
In Italia il
codice penale stabilisce che sono reati tanto l'
eutanasia attiva (Omicidio del Consenziente, articolo 579), tanto l'"istigazione al suicidio o
aiuto al suicidio" (art 580).
La sentenza 242/2019 della Consulta, intervenuta nel procedimento a carico di Marco Cappato nel caso del dj Fabiano Antoniani, ha invece deliberato che il suicidio assistito, inteso come assistenza di terzi nel porre fine alla vita di una persona malata, è
legittimato, in presenza di
4 condizioni: la persona che aiuta al suicidio non è punibile se il paziente è affetto da una
patologia irreversibile, è costretto a patire
gravi sofferenze fisiche o psichiche, ha
piena capacità di prendere decisioni libere e consapevoli, e
se dipende per la sopravvivenza da trattamenti e cure esterne.