“Il mio ex violento è scappato dai domiciliari. Parlo prima di essere uccisa” lo sfogo di Chiara Balistreri

La storia della giovane di Bologna, raccontata pochi giorni fa a Le Iene, è la storia che purtroppo accomuna tante vittime di violenza, fatta di dolore fisico e psicologico prima, di solitudine e paura poi

7 novembre 2024

Chiara Balistreri, 21 anni di Bologna, ha denunciato l'ex fidanzato per violenza (TikTok)

“Preferisco registrarmi da viva prima che diventi l'ennesimo caso di femminicidio”. Lo sfogo su TikTok di Chiara Balistreri, 21 anni di Bologna, lascia senza parole. E non perché non si hanno, ce ne sarebbero anche tante, ma l’amarezza è talmente forte che stordisce.

La sua storia l’ha raccontata pochi giorni fa a Le Iene, ma anche a chi la segue sui social. Dopo cinque anni di violenza fisica e psicologica da parte del fidanzato lei lo denuncia, ma non si sente al sicuro. Come biasimarla. L’ex si rende prima latitante vivendo per due anni e mezzo nel paese di origine, per poi tornare in Italia, a Bologna, come se niente potesse fermarlo. La legge italiana non sempre riesce e a volte, diciamolo, non ci prova abbastanza. 

Il 26 ottobre, dopo una segnalazione anonima alle forze dell’ordine, lui viene arrestato a Bologna e messo agli arresti domiciliari. Nella stessa casa, come Chiara racconta, che è stata teatro di gran parte delle violenze. Quando va in onda il servizio de Le Iene lui è lì, con la madre. Ma ieri la doccia fredda che, si spera, possa svegliare un sistema assopito e dormiente che fa sentire sole le vittime. 

“Il mio ex è scappato dagli arresti domiciliari – racconta Chiara nell’ultimo video – ho ricevuto una telefonata della polizia e mi hanno avvisato. Dirvi che sono amareggiata, delusa, spaventata è dir poco...Non so che piega prenderà la vicenda, che piega prenderà la mia vita. Non so cosa si aspettano che io faccia o come io possa stare serena sapendo che è a piede libero. Mi domando perché in Italia bisogna per forza aspettare la tragedia per muoversi e per fare qualcosa nel giusto modo”.

Una domanda che ci facciamo anche noi e probabilmente anche voi. Alla quale, però, non possiamo dare una risposta e, anche se volessimo, non sarebbe compito nostro.