Storie di vita e speranza: formazione e lavoro come via per l’emancipazione

L'entusiasmo delle sedici donne diplomate al corso per cameriera ai piani. Fondamentale per la loro integrazione il ruolo svolto dal Cpia spezzino

di ALMA MARTINA POGGI
6 dicembre 2024
Alcune delle donne che hanno partecipato al corso

Alcune delle donne che hanno partecipato al corso

La Spezia, 5 dicembre 2024 –  Occhi grandi e castani, un sorriso luminoso ei sogni tra le mani. Le stesse che usano in maniera eloquente per rendere più incisivo il loro italiano imparato in poco più di due anni. Antonia Fabia Leitao Lopes di 24 anni, giunta alla Spezia dalla regione Nordest del Brasile, e Adelaide Gnapi di 33 provenienti invece dalla Costa d'Avorio; sono due studentesse del CPIA 'Alberto Manzi' - il Centro provinciale per l'istruzione degli adulti della Spezia - che sono state selezionate, insieme ad altre 14, da Eleonora Landi , responsabile dell'Ufficio formazione Confartigianato della Spezia e dall'imprenditrice Alessandra Giannetti , per frequentare il “corso di cameriera ai piani” partito dall' idea del prefetto Maria Luisa Inversini e organizzato da Confartigianato spezzino con il fine di fornire le prime competenze necessarie a svolgere questo ruolo, nelle mansioni sia professionali che di sicurezza. Le attività, rese possibili grazie al finanziamento di Fondazione Carispezia relativamente al bando Welfare 2023, sono state coordinate dall'imprenditore Paolo Piscopo , presidente del Consorzio Welcome to La Spezia nonché proprietario dell'affittacamere “Casa Danè” e dall'imprenditrice Berenice Ofosua . Un importante progetto di emancipazione femminile attraverso la formazione e il lavoro, iniziato l'8 marzo scorso e conclusosi, con l'assegnazione degli attestati alle partecipanti, il 25 novembre; in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

“Vivere in Italia era il mio sogno – dice Antonia Fabia – perché qui c'è la storia che a me piace tantissimo: il Colosseo, la civiltà romana, e anche soprattutto perché qui vive mia madre. Nella mia vita ho sempre cercato di pensare in grande e ora il mio desiderio è quello di conoscere sempre di più e meglio la lingua italiana che sto imparando grazie a questa scuola”. “Prima di raggiungere l'Italia spiega Adelaide – sono stata in Tunisia e poi il mare mi ha portato qui in questo paese che a me piace tantissimo. La cosa più bella è la possibilità di andare a scuola, che io non ho mai potuto frequentare nel mio paese. La mia lingua è il Bété ma qui sto imparando l'italiano. In Costa d'Avorio ho lasciato i miei due figli – s'illumina Adelaide – Stefàn di 13 anni e Berenice di 10. Grazie a questo lavoro potrò mandare loro parte del mio guadagno”. Si, perché proprio Adelaide è stata una delle prime allieve ricevute ad aver già una proposta di assunzione in una struttura ricettiva spezzina per la prossima stagione. “E' qualche anno – spiega il preside del CPIA, Andrea Minghi – che il centro si è dato l'obiettivo di affiancare alla conoscenza dell'italiano anche corsi che possono offrire competenze professionali concretamente spendibili nel mondo del lavoro. Noi infatti anche se non possiamo certificare qualifiche, possiamo però dare un micro linguaggio specifico dei settori professionali e una minima competenza specialistica oltre che sulla sicurezza. In passato abbiamo realizzato corsi per saldatori e falegnami; con questo ultimo bando di Fondazione Carispezia abbiamo potuto realizzare, oltre a questo ultimo corso, anche uno di aiuto-cuoco cui hanno partecipato ben 20 ragazzi”.

“Quella delle donne straniere – spiega Alice Salomoni della cooperativa San Carlo onlus – è una categoria che ha necessità di grande tutela, sia sul fronte dell'integrazione sia su quello del mondo lavorativo in cui le opportunità sono inferiori rispetto a quelle per gli uomini. Basti guardare il settore della cantieristica”. “Il settore dell'accoglienza alberghiera – precisa Paolo Piscopo – presuppone attenzione e cura del dettaglio e dell'ospite; infatti il ​​cliente moderno guarda alla pulizia ma anche ai particolari e da noi questo segmento di mercato sarà sempre più importante”. Soddisfazione da parte di Nicola Carozza , dirigente di Confartigianato La Spezia che dichiara: “La formazione e il lavoro rappresentano per noi la principale forma di emancipazione, una via d'uscita per le donne che si trovano in situazioni di fragilità. L'emancipazione socio-economica che questo progetto, costruito con Prefettura e Cpia, offre, diventa così un tassello fondamentale nella lotta anche contro la violenza di genere”.