Frase contro le Frecce tricolori, la prof si difende: “Ce l'ho con l'inquinamento”

La docente del liceo Foscarini Elena Nonveiller ha pubblicato un post critico contro il simbolo dell'Aeronautica italiana che lunedì 4 novembre hanno sorvolato i cieli di Venezia. La preside della scuola minaccia provvedimenti, critiche da Fratelli d’Italia

di Redazione Luce!
6 novembre 2024
Le Frecce Tricolori sui cieli di Venezia (DIRE)

Le Frecce Tricolori sui cieli di Venezia (DIRE)

A lei quello spettacolo in cielo non è proprio piaciuto, tanto che su Facebook ha mostrato tutta la sua frustrazione: “Frecce tricolori di m....”. Un’affermazione pesante, quella di una professoressa del liceo Foscarini di Venezia, Elena Nonveiller, con cui si è scagliata contro l’orgoglio dell'Aeronautica italiana che lunedì scorso hanno sorvolato la città lagunare durante la cerimonia in piazza San Marco con il presidente Sergio Mattarella e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Non per anti patrioottismo o per offesa a un simbolo del nostro Paese, ma criticando l’effetto nocivo che queste hanno sull’ambiente.

Il post della professoressa Elena Nonveiller
Il post della professoressa Elena Nonveiller contro le Frecce Tricolori

Almeno così dichiara la prof, anche perché quelle parole postate con leggerezza sul social potrebbero costarle care. Quando la dirigente scolastica Alessandra Artusi ha scoperto che l'insegnante del suo istituto aveva definito con quell’appellativo offensivo le Frecce Tricolori ha detto di essere rimasta senza parole. “Me ne sto occupando da stamane – dice la preside all'ANSA – è un fatto molto grave e insensato”. L’episodio, infatti, potrebbe portare a delle sanzioni contro la docente non solo all'interno delle mura scolastiche. “Sto compiendo le verifiche per quanto di mia competenza –sottolinea Artusi, che ha aperto un’indagine interna – e non è escluso che possano essere presi provvedimenti disciplinari".

Il clamore suscitato dal caso, a livello nazionale, ha però spinto la prof Nonveiller ad abbassare il tiro e a moderare i toni, motivando con un altro post le ragioni di quell’esternazione. “E chi ha offeso le forze armate? Ce l'ho con l'inquinamento acustico e atmosferico (gas serra) provocato – contrattacca su Facebook chi la critica –nonchè con la pericolosità (non solo per le persone fisiche ed edifici, ma anche per animali, specialmente volatili e uccelli migratori) per non parlare dei costi”. Uno sfogo ambientalista, insomma, o quasi.

E continua: “Si ipotizza pure che io nelle mie classi non faccia altro che parlare male delle Forze armate (sic!). Ma quando mai? Viviamo in un regime o cosa? Mi pare proprio di sì”, accusa. Una spiegazione che non ha convinto Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario dei senatori di Fratelli d'Italia e componente della Commissione Difesa di Palazzo Madama, secondo il quale “quanto accaduto va oltre ogni decenza”.

In ogni caso la battagliera insegnante ha totalizzato sino ad ora un centinaio di commenti al post, tutti a suo favore. In realtà di mugugni social durante i voli di prova avvenuti in centro storico nei giorni precedenti sono stati decine, soprattutto per la preoccupazione che una città fragile come Venezia potesse subire dei danni. Insomma quella di Nonveiller non è proprio una voce fuori dal coro, e per quanto le Frecce siano davvero un simbolo d’orgoglio sia in Italia che all’estero, cresce anche l’attenzione agli effetto che queste esibizioni che tengono tanta gente con il naso all’insù provocano, all’impatto che hanno a livello sonoro e di emissioni.

Magari i modi non sono esattamente quelli giusti, magari si poteva evitare la parolaccia, ma certamente non si può condannare una persona perché si dichiara pubblicamente attenta all’ambiente e alla crisi climatica. Alla fine la sostanza è corretta, c’è semmai da rivedere la forma...