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Ballano “Gioca Jouer” durante la Live Autopsy in ateneo. Polemiche per i video sui social

Specialisti e noti professori di medicina legale a un convegno nazionale eseguono esami autoptici ballando e cantando: dopo essere diventato virale sul web sono scattate le proteste di alcuni colleghi che chiedono al ministro della Salute di prendere provvedimenti

13 aprile 2024
"Lezione di anatomia del dottor Tulp", Rembrant

"Lezione di anatomia del dottor Tulp", Rembrant

Se invece di “Dormire”, “Salutare”, “Autostop” e via dicendo, sulle note dell’intramontabile hit di Claudio Cecchetto, “Gioca Jouer”, le azioni da compiere fossero “sezionare”, “tagliare”, “estrarre” da un corpo – ovviamente deceduto – steso su un lettino metallico? Una versione macabra che potrebbe apparire di cattivo gusto se non che, magari non esattamente in questi termini ma di certo su quelle note gioiose, è veramente stata messa in scena durante quelle che, in video virali sul web, sono descritte come innovative sessioni di “Live Autopsy”

I professori ballano Gioca Jouer durante le lezioni di anatomia

L’Ansa, prima a dare la notizia, racconta di medici, addirittura professori di note università italiane, impegnati a ballare, cantare sulle note di “Gioca Jouer” durante lo svolgimento di esami autoptici, mentre si tagliano cadaveri e parti di essi, evidentemente divertiti.

Ma non è tanto quell’episodio in sé a far discutere, anche perché difficilmente se ne sarebbe saputo alcunché se non fosse che il siparietto, pare avvenuto  ad un corso nazionale della Società Italiana di Medicina Legale a Trieste, è stato ripreso coi cellulari da un gruppo di colleghi che si vedono nella medesima aula didattica e che paiono accennare a loro volta alcuni passi di danza.

Claudio Cecchetto
Claudio Cecchetto

E inevitabilmente il video è stato condiviso sui social network, diventando poco dopo virale: insomma non si è persa occasione per mettersi in mostra e non per le proprie capacità lavorative. Sul web, in queste ore, è scattata una vera e propria bufera, dopo che il filmato è arrivato sui dispositivi anche di numerosi medici legali di altre facoltà, i quali hanno chiesto una formale presa di posizione, prima sulla veridicità del filmato e, quindi, su eventuali provvedimenti disciplinari, da parte del ministro della Salute Schillaci e del presidente dell'Ordine dei Medici, Filippo Anelli.

Un briciolo di rispetto in più

Probabilmente non sarà il lavoro più allegro del mondo, per molte persona addirittura potrebbe essere quanto di più lontano dai propri ideali impiegatizi, per ipersensibilità o addirittura repulsione. Ma, d’altra parte, qualcuno dovrà pur farlo e non sono poi così pochi gli specialisti o specializzandi che scelgono la strada della medicina legale.

Autopsie, primi rilevamenti sui luoghi dov’è stato compiuto un delitto o ritrovato un cadavere, analisi scientifiche finalizzate alla ricerca… avere a che fare con la morte, nella sua forma più concreta, è certamente una scelta da non affrontare a cuor leggere, considerando che prima o poi tutti e tutte ci avremmo a che fare. 

Ma d’altra parte il problema non sta tanto nel tipo di lavoro quanto in come questo viene affrontato e trattato: in particolare quando si parla di insegnare ai futuri medici legali, pur nella serietà della materi, servirebbe anche un po’ più di rispetto per l’oggetto dello studio e delle analisi, per quello che è stato – un essere umano in carne ed ossa –, per quello che può rappresentare ai fini della ricerca stessa. Per esorcizzare la paura della morte ci sono sicuramente metodi magari meno divertenti, ma più civili. 

Perché a chi di noi piacerebbe sapere che, una volta morti, saremmo letteralmente sezionati con tanta leggerezza? E poi cosa potranno mai imparare gli studenti così facendo, che considerazione avranno di quel corpo su cui studiano?