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Dopo gli incendi Giorgio Armani dona mezzo milione di euro all'isola di Pantelleria

Il sindaco ha presentato allo stilista una serie di progetti che potrebbero essere realizzati con la generosa donazione

di BARBARA BERTI -
2 settembre 2022
Lo stilista Giorgio Armani dona mezzo milione di euro all'isola di Pantelleria

Lo stilista Giorgio Armani dona mezzo milione di euro all'isola di Pantelleria

“Frequento quest’isola ormai da quarant’anni, tanto da sentirmene a tutti gli effetti cittadino, eppure non smetto di sorprendermi per la qualità umana così unica e viva di quanti la abitano”. Inizia così la lettera inviata dallo stilista Giorgio Armani al sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, qualche giorno dopo il grave incendio che ha colpito il lato est dell’isola.
Lo stilista Giorgio Armani

Lo stilista Giorgio Armani

Con la missiva, lo stilista ha annunciato una donazione di 500mila euro alla comunità pantesca. “Le scrivo questo messaggio mosso da un sentimento di ammirazione e gratitudine per tutti coloro che – pompieri, carabinieri, forze dell’ordine, amministrazione comunale, istituzioni e volontari coinvolti – hanno dato il loro contributo per spegnere il terribile incendio che ha colpito Pantelleria e che così tanto ci ha sconvolti. Rivolgo a lei il mio messaggio, da privato cittadino, nella speranza che lo estenda a tutti gli interessati” scrive Armani, che tra i primi aveva dato l’allarme sull’incendio e aveva lasciato la sua villa insieme ai suoi ospiti proprio a causa del fumo che aveva invaso Cala Gadir rendendo l’aria irrespirabile. "Questa è un’isola semplice e diretta, ma intensa, e così voglio che siano le mie parole e azioni: grazie, davvero” si conclude la lettera di Armani che poi ha ospitato sul suo yacht il primo cittadino. Quest’ultimo gli ha consegnato una lettera ufficiale di ringraziamento e presentato diversi progetti che potrebbero essere finanziati con la generosa donazione. Si tratta di progetti che riguardano le attività della Protezione Civile nelle azioni specifiche di antincendio (impianti idrici), la lotta all'abbandono dei campi e il recupero produttivo dei terreni incolti che è uno dei fattori determinanti per la propagazione dei roghi.
L'incendio a Pantelleria (Vigili del Fuoco - Ansa)

L'incendio a Pantelleria (Vigili del Fuoco - Ansa)

Re Giorgio a Pantelleria vive a Cala Gadir, un caratteristico borgo di pescatori nel versante nord-est e uno dei luoghi più affascinanti dell'isola, in un una villa con sette dammusi (le tipiche case pantesche con il tetto a cupola bianca e i muri particolarmente spessi che rendono le abitazioni molto fresche d'estate e abbastanza calde d'inverno), 200 palme e una vigna dove nasce il suo Passito chiamato Oasi. Non è raro incontrare lo stilista passeggiare indisturbato per le strade dell'isola quando non si avventura nel Mediterraneo più profondo con il suo yacht. “Penso di potermi considerare tra i primi turisti di Pantelleria. Ma non fu amore a prima vista, anzi. All’inizio la trovai brulla, scontrosa, rude senza comodità né spiagge sabbiose, con le rocce che procuravano lividi e una costante sensazione di disagio. Non vedevo l’ora di andarmene” aveva raccontato in un’intervista. Poi la scoperta di Cala Gadir, l'innamoramento per la “luce, il terreno di roccia vulcanica, nero e accidentato” e “le persone che la abitano” aveva detto lo stilista che poi nel 1981 decise di acquistare tre dammusi, diventati oggi sette.