Si chiama "
Hijab Firenze" il negozio che aprirà sabato 1° luglio a Pontassieve,
il primo in Toscana concepito ad hoc per vestire le
donne con il velo. Ma qualsiasi ragazza o signora, anche se non musulmana, potrebbe trovare capi o accessori di interesse.
Il sogno del negozio diventa realtà
Nel punto vendita di Aicha sarà possibile acquistare anche il burkini per andare in spiaggia o in piscina
Ad aprirlo è Aicha Lamtakham, la 36enne di origini marocchine che è arrivata a Firenze all'età di 9 anni. "Da 6 anni
sogno di aprire il mio negozio e di offrire un servizio a tutte le donne musulmane che oggi non hanno un luogo dove poter fare shopping o comprare quello che vogliono" racconta la giovane imprenditrice. Nel suo esercizio c’è il tipico
hijab appunto, ma ci sono anche le fascette da mettere sotto al velo, la jellaba, il kaftan e l'abaya. Non mancheranno camice e maglie più lunghe e pantaloni, e anche
abiti che rispettino il credo musulmano ma che allo stesso modo possano vestire in modo occidentale, per esempio, le centinaia di
studentesse che hanno scelto la Toscana per completare i propri studi. "Venderemo anche il
burkini - prosegue - che permette alle nostre sorelle di andare al mare o in piscina rispettando la legge islamica".
Colmare il vuoto per le donne musulmane
Aicha, con un'esperienza nel settore della pelletteria, ha deciso di rimboccarsi le maniche e
colmare un vuoto che esiste
in Toscana ma anche in Italia, visto che i negozi per donne con il velo si possono
contare sulle dita di una mano.
Una ragazza con il velo islamico: per coloro che abitano in Toscana ma anche in Italia in generale, è difficile trovare esercizi che vendono abbigliamento islamico
Ad esempio due anni fa avevamo raccontato su Luce! il successo dell'attività di
Kamal Idrissi: la giovane aveva aperto nel 2018 un primo punto vendita di hijab a Bologna e, visto l'ottimo riscontro ricevuto, aveva deciso di aprire un secondo negozio a Cesena. Ma appunto, si tratta di casi più unici che rari nel nostro Paese. "Ho tante amiche che da sempre mi dicono di non avere un posto dove poter comprare abiti da indossare. Acquistano
online ma spesso le taglie non coincidono o quando arrivano a destinazione una volta indossati non stanno bene. Tante invece aspettano di tornare a casa, magari quell'unica volta l'anno, per poter fare scorta di indumenti" racconta la 36enne di Firenze.
"Le critiche? Non mi spaventano"
Da questo bisogno la ragazza ha iniziato a immaginare un negozio che potesse vestire con stile le donne di fede musulmana. "Ho sentito il bisogno di
fare qualcosa per la mia comunità, ecco perché sabato 1 luglio aprirò il mio negozio" dice Aicha, che non è affatto spaventata dalle possibili critiche che potrebbero arrivare.
Nel negozio "Hijab Firenze" che aprirà a Pontassieve sabato primo luglio possono trovare capi d'abbigliamento anche donne e ragazze non musulmane
"Quelle ci sono e ci saranno sempre, oramai non ci facciamo più caso. Anche ora, per esempio, c'è qualcuno che scherza quando col caldo ci vede vestite con gli abiti lunghi. Ma ognuno deve fare quello che si sente. Sono molte di più invece le
manifestazioni di affetto che sto ricevendo. Abbiamo cominciato a fare volantinaggio e in tanti sono felicissimi di questa nuova apertura" sorride. Per ora l'imprenditrice ha deciso di non vendere il
burka, che nasconde in varia misura anche il volto, perché "qui in Toscana non viene usato molto". "Il nostro negozio è inclusivo - aggiunge - e si rivolge anche a una
clientela non musulmana. I nostri capi vengono principalmente dalla Turchia ma sono capi che possono portare tutti. Per esempio abbiamo maglie lunghe, pantaloni, gonne, pigiami. Abbiamo moltissimi tipi di pashmine, realizzate con stoffe particolari, e abiti lunghi che piacciono molto anche a chi non è musulmano".