Identità alias sui mezzi pubblici a Bologna

L’iniziativa di Tper arriva dopo i bagni no gender, dopo l’introduzione – a settembre 2023 – dell’identità alias per i/le dipendenti del Comune di Bologna che ne hanno fatto richiesta, e presto saranno disponibili anche per le Biblioteche

2 luglio 2024
Identità alias sugli abbonamenti per i mezzi pubblici a Bologna

Identità alias sugli abbonamenti per i mezzi pubblici a Bologna

Anche a Bologna si potrà utilizzare l’identità alias sui mezzi pubblici. Una settimana fa c’era stato l’annuncio della svolta inclusiva di Atm a Milano, a partire dal 2025. Da oggi invece nel capoluogo emiliano sarà possibile indicare nome e genere d’elezione sull'abbonamento invece del nome e del genere registrati all'anagrafe.

Si tratta di un’iniziativa di Tper che ha porposto di rilasciare abbonamenti nominativi alle persone con una semplice autodichiarazione. A presentarla è stata la vicesindaca Emily Clancy, con la presidente di Tper Giuseppina Gualtieri, la presidente della Commissione Parità e pari opportunità Porpora Marcasciano e il direttore amministrativo di Tper Fabio Teti a supportare da subito il progetto. La vicesindaca parla infatti di “passo avanti verso l'inclusività” e sottolinea come questo provvedimento “eviti eventuali momenti difficili, quando ci sono i controlli, per un nome che non corrisponde alla propria identità di genere”. Un modo per viaggiare in serenità per le persone transgender in corso di affermazione, per chi non ha ancora i documenti nuovi, aggiornati, e in generale per tutt* coloro che non si riconoscono nell’identità di genere assegnata alla nascita.

Tper Bologna
Tper Bologna

Le identità alias, già applicate da settembre 2023 ai dipendenti del Comune di Bologna che ne hanno fatto richiesta, presto saranno disponibili anche per le Biblioteche, anche in collaborazione con l'Università di Bologna. Anche i servizi igienici saranno “senza etichettatura di genere”. “Stiamo lavorando e stiamo facendo una grande operazione di tessitura di diritti”, spiega Porpora Marcasciano, prima firmataria di un ordine del giorno in Consiglio Comunale che ha portato all'accordo con Tper. “Oggi è uno dei punti verso l'applicazione dei diritti che rende Bologna unica in Italia”, aggiunge la consigliera comunale che si dice “soddisfatta, ma mai completamente” perché “c'è ancora molto lavoro da fare”.