Un altro passo nel segno dell'
inclusione. E così anche a
Palazzo d’Accursio, a Bologna, sono in arrivo i
bagni no gender. La proposta è stata presentata dalla consigliera di Coalizione civica
Porpora Marcasciano ed è stata accettata dal collegio comunale, con l'eccezione del centrodestra. Inoltre, è stato avanzato un pacchetto di misure che puntano non solo all’
eliminazione delle
distinzioni di genere sulle porte dei bagni pubblici, ma anche a quelle a cui si assiste in situazioni analoghe, come alle
cabine elettorali, spesso divise tra maschi e femmine.
L'attiva trans e scrittrice italiana Porpora Marcasciano (Instagram)
Bagni no gender e carriere alias
L'attivista trans e consigliera di maggioranza ha spiegato: "Non capisco quale possa essere il problema. È un
allargamento di diritti in favore di chi ha problemi anche seri nell’accesso a queste strutture". Sulla stessa riga delle proposte precedenti, all'ordine del giorno anche l’introduzione di
carriere alias per i dipendenti di Palazzo d’Accursio, in modo da offrire la possibilità ai lavoratori di scegliere un nome, e di conseguenza il genere, d'elezione, anche senza che sia ultimato il percorso di transizione. Si tratta di scelte che "vanno nella direzione del rispetto dei diritti umani e dei diritti sociali, per quella che è sempre stata considerata una minoranza. Ma una
minoranza non è più", conclude la politica.
Il centrodestra contrario
Ma non sono mancate le polemiche, con i consiglieri di
centrodestra che hanno votato per il no. "Siamo assolutamente contrari, ci sono possibili contrasti con la normativa civile e anche con il codice penale", le parole del leghista Matteo di Benedetto.
La “carriera alias” prevedere un'identità differente collegata all'identità anagrafica
E ancora: "Siamo preoccupati per ciò che ha detto la vicesindaca Clancy sulle
carriere alias nelle scuole. Con un nostro odg chiediamo al Comune di impegnarsi perché i registri alias non vengano introdotti nelle scuole, perché vorrebbe dire cristallizzare
situazioni di difficoltà psicologica momentanee per sfruttarle in termini di propaganda". Della stessa opinione anche Fdi,con Stefano Cavedagna che tuona: "Queste tematiche devono essere tenute lontane dai bambini, c’è rischio di indottrinamento. Giù le mani dai bambini". Ma il
centrosinistra non ci sta. Secondo Marcasciano infatti, il riferimento ai bambini "ricorre troppo spesso. Le alias riguardano maggiorenni o, su richiesta delle famiglie, la fascia 16-18 anni".
Le altre città nel segno dell'inclusione
Prima di Bologna anche altre città avevano compiuto lo stesso passo nel segno dell'inclusione. L’ultimo a entrare nella lista delle scuole virtuose in termini di parità è stato il
liceo artistico "Brera" di Milano. Prima volta per il capoluogo lombardo che va ad aggiungersi ai servizi no gender che in precedenza erano apparsi a
Pisa,
Torino,
San Lazzaro di Savena,
Piacenza e in
altre città sparse su tutta la penisola.
Le altre città nel segno dell'inclusione con i bagni no gender: Milano, Pisa, Torino, San Lazzaro di Savena, Piacenza e altre sparse su tutta la penisola
Anche in quel caso non sono però mancate le polemiche, soprattutto da alcuni esponenti del Ministero dell’Istruzione, secondo i quali la decisione "si spingeva troppo in avanti". La preside, Emilia Ametrano, spiegò il motivo che la spinse ad adottare quella decisione: "Abbiamo preso atto della realtà che c’è in questa scuola. Qui di
ragazzi in transizione sessuale ce ne sono tanti". Anche Elvis Federico, uno dei rappresentanti d’istituto del liceo, fece da spalla alla preside: "La presenza di persone che vogliono fare una transizione di genere
è normale oggi, soprattutto per i ragazzi della nostra età". Ma non solo: al liceo "Brera" gli studenti possono anche scegliere di essere riconosciuti con
il nome d’elezione nel registro elettronico di classe. "Se uno
studente è
alias non compare con il suo nome anagrafico attribuito dal suo sesso biologico e questo non lo costringe a spiegare ogni volta al professore di turno la sua transizione", spiega Gianfranco Tigaro, docente dell’istituto.