Iran, Johan Floderus finalmente libero (di amare): chiede la mano al fidanzato

Il funzionario diplomatico svedese, rilasciato grazie ad uno scambio di prigionieri con Teheran, appena atterrato ha chiesto al fidanzato di sposarlo. Il video dell’emozionante momento ha fatto il giro del web

20 giugno 2024

Non ci ha pensato due volte: la libertà appena riacquistata per Johan Floderus significava prima di tutto sentirsi libero di esprimere il proprio amore per il compagno, a cui ha chiesto di sposarlo appena rimesso piede in patria.

Il funzionario svedese, 33 anni, in forza alla diplomazia dell'Unione europea, è stato rilasciato come parte di un raro scambio di detenuti con Teheran dopo essere rimasto in carcere in Iran per più di due anni. Con lui è stato liberato anche Saeed Azizi e, come previsto nell'accordo, Stoccolma ha invece rilasciato il criminale di guerra Hamid Noury.

La romantica scena: il funzionario chiede la mano al compagno 

Floderus chiede al compagno di sposarlo (video/AFP)
Floderus chiede al compagno di sposarlo (video/AFP)

Floderus non ha voluto far passare altro tempo e subito, una volta atterrato a all'aeroporto Arlanda di Stoccolma, sabato scorso, si è messo in ginocchio davanti al suo fidanzato e gli ha chiesto di sposarlo. Ricevendo un emozionato ‘Sì’ come risposta. Il romanticissimo momento è stato immortalato in un video che ha diffuso oggi il governo svedese, con l’approvazione della famiglia del funzionario.

Nella clip si vede Floderus che si inginocchia davanti al suo partner pochi minuti dopo esseresceso dall’aereo che l’ha riportato a casa dall’Iran, dove era detenuto da due anni. Dopo il ‘sì’ i due poi si stringono in un tenero abbraccio scambiandosi un bacio. Si vedono e sentono anche le lacrime della coppia e dei parenti: intorno alla scena, infatti, sono riuniti i familiari di Floderus ma anche il primo ministro svedese e funzionari del governo, che applaudono sorpresi e molto emozionati.

“Dopo due lunghi anni, sono finalmente un uomo libero, ricongiunto alla mia famiglia e al mio fidanzato”, ha detto Floderus in una dichiarazione rilasciata dalla sua famiglia. Il 33enne diplomatico Ue ha inoltre ringraziato tutti coloro che “hanno reso tutto ciò possibile”. “Il sogno che a volte non osavo sognare si è avverato: tornare a casa con i miei cari e vivere la mia vita in libertà”, ha aggiunto.

Il carcere, le accuse e lo scambio dei detenuti

Il diplomatico svedese dell'Ue Johan Floderus è rimasto 2 anni in carcere in Iran
Il diplomatico svedese dell'Ue Johan Floderus è rimasto 2 anni in carcere in Iran

Johan Floderus è stato arrestato in Iran mentre stava per tornare a casa da una vacanza, ad aprile 2022. È stato accusato di spionaggio, accusa per la quale rischiava firsino la condanna a morte. Lui e un altro cittadino svedese, Saeed Azizi, sono stati rilasciati sabato 15 giugno, e in cambio Teheran ha ottenuto la liberazione e il ritorno in patria di Hamid Noury, un ex funzionario carcerario iraniano di 63 anni, condannato all'ergastolo in Svezia nel 2022 per il suo ruolo nelle uccisioni di massa nelle prigioni iraniane nel 1988. Un tribunale svedese aveva condannato Noury per “gravi violazioni del diritto umanitario internazionale e omicidio”, ma il 63enne aveva ribadito la sua innocenza, dichiarando di essere in licenza durante il periodo in questione. L’accordo, fortemente criticato da parte degli iraniani in esilio in Svezia, ha previsto la sua grazia.

Nella loro dichiarazione post liberazione, la famiglia di Floderus ha scritto: “I nostri cuori vanno agli altri prigionieri innocenti che stanno ancora soffrendo nelle carceri iraniane”. Uno di questi è ad esempio Ahmadreza Djalali, accademico con doppia cittadinanza svedese-iraniana, che si trova nel braccio della morte hnella Repubblica Islamica dal 2017 dopo essere stato condannato per spionaggio. Sua moglie ha criticato il governo svedese per non averlo incluso nello scambio di prigionieri, anche se le autorità del Paese affermano che l'Iran si rifiuta di discutere il caso in quanto la Repubblica islamica non riconosce la doppia cittadinanza.