Ius scholae, Liliana Segre: “Favorevole, so cosa vuol dire sentirsi esclusi”

La senatrice a vita ha detto la sua sul dibattito in merito alla cittadinanza nell’intervista con Marco Damilano che andrà in onda questa sera su Rai3

9 settembre 2024
La senatrice a vita Liliana Segre

La senatrice a vita Liliana Segre

“Tengo molto allo ius scholae proprio perché io sono stata esclusa”. L'ha detto la senatrice a vita Liliana Segre parlando della proposta di riforma della cittadinanza, nell'anticipazione dell'intervista data a Marco Damilano che andrà in onda stasera alle 20.40 su Rai3 nel programma “Il cavallo e la torre”.

Segre ha ribadito: "Sono molto favorevole a dare la cittadinanza tramite la scuola perché la scuola è molto importante”, aggiungendo che “settembre già per me è un mese sempre importante, sia perché c'è il mio compleanno e nel 1938 compivo otto anni, ero una bambina serena che andava a scuola in via Ruffini a Milano”. E ha continuato: “Mi ricordo quel momento così lontano, come fosse oggi. Quei visi di mio papà e dei miei nonni che con grande tristezza cercavano di spiegare a questa bambina stupida com'ero io, sciocca, semplice, che per delle leggi, che erano poi le leggi razziste, le leggi razziali ai bambini ebrei la scuola pubblica era proibita”.

Infine sul fascismo, la senatrice a vita ha detto: "Penso che il fascismo non sia mai morto e che molti l'abbiano sempre molto rimpianto perché dava questo senso dell'importanza dell'italianità”, sottolineando come certe “simpatie non si sono mai spente” e che “conosco persone che non si limitano più a dire quando si stava peggio si stava meglio. Quei detti sciocchi, quelle frasi fatte che ho sempre odiato, ritornano”.