La bambina con il cappotto rosso del film 'Schindler’s list' è tornata a far sentire la sua voce
Oliwia Dabrowska, la bambina con il cappoto rosso nel film ’Schindler’s list’ diretto da Steven Spielberg nel 1993
Chi ha visto Schindler’s list, non può averla dimenticata. Nella atroce e commovente storia in bianco e nero di Oskar Schindler, l’imprenditore tedesco che salva più di 1200 ebrei dai forni crematori di Hitler assumendoli alle proprie dipendenze, Oliwia era l’unica macchia di colore: una bambinetta avvolta in un cappottino rosso durante lo sgombero del ghetto di Varsavia da parte dei nazisti. Nel film di Spielberg è proprio Schindler (con il volto dell’attore Liam Neeson) che la scorge, e il rosso segnala – nelle intenzioni del regista del film premio Oscar – il modo indelebile in cui quella vittima innocente resta impressa in mente al suo eroico protagonista. Quando la rivede, di nuovo con addosso il pastrano rosso, è su una carriola che trasporta un carico di cadaveri: ed è quello il momento in cui Schindler decide di non restare più passivo di fronte alla tragedia che si consuma davanti ai suoi occhi.
Oliwia Dabrowska: chi è la bambina con il cappottino rosso?
Un punticino rosso brillante, nell’uniforme color seppia di un film diventato famoso. Ma chi c’era dentro quel cappotto rosso? Il suo nome è Oliwia Dabrowska: dopo quasi 30 anni la donna 32enne (ne aveva circa tre anni quando è diventata un’icona indelebile della storia del cinema)la bambina con il cappottino rosso in 'Schindler’s List’ lavora e sta aiutando i rifugiati ucraini che arrivano in Polonia. Lo ha annunciato lei stessa sul suo profilo Instagram: “Lei è sempre stata il simbolo della speranza - ha scritto a corredo di quell’immagine emblematica - lasciate che lo sia di nuovo”.
Oliwia Dabrowska (32 anni), la bambina con il cappoto rosso nel film ’Schindler’s list’, è tornate per a far sentire la sua voce
L'appello social di Oliwia Dabrowska
Il post risale al 9 marzo, era l’annuncio di quello che avrebbe fatto e documentato nei giorni seguenti.
“Lei è sempre stata il simbolo della speranza, lasciate che lo sia di nuovo” ha scritto Oliwia Dabrowska sui social, riferendosi proprio alla bambina del film, di cui la 32enne ha modificato il colore del cappotto rendendolo blu, in omaggio alla bandiera ucraina
C’è la bimba, ma ha il cappotto blu (modificato in omaggio alla bandiera blu e gialla dell’Ucraina), e l’appello di Oliwia alla collaborazione: “Ogni piccola cosa aiuta: abbiamo bisogno di donazioni materiali e finanziarie, potete anche fare volontariato per dare una mano di persona. La situazione è drammatica”. prosegue parlando in prima persona della sua esperienza da volontaria: è andata infatti al confine polacco-ucraino per assistere i profughi che stanno scappando dal Paese invaso dalla Russia. “Abbiamo bisogno del vostro aiuto qui al confine - scrive in uno dei suoi post che documentano il suo impegno - Ho paura, ma questo mi motiva di più ad aiutare i rifugiati”.
Oliwia Dabrowska (oggi 32 anni), la bambina con il cappotto rosso nell’indimenticabile scena del film ’Schindler’s List’ diretto e prodotto da Steven Spielberg nel 1993
Per lei, che quando era così piccola si è ritrovata sul set di uno dei film più duri e indigesti della storia del cinema (tanto duro e indigesto quanto meraviglioso), vivere oggi quelle scene non più tra un ciak e l’altro ma nella realtà si rivela assai traumatico. “Oggi la Russia ha bombardato Yavoriv”, ha scritto la ragazza.
Oliwia Dabrowska, la bambina con il cappoto rosso nel film ’Schindler’s list’ diretto da Steven Spielberg nel 1993
“A soli 20 chilometri dalla Polonia. Così vicino! Ho paura, ma questo mi motiva di più ad aiutare i rifugiati”. Oliwia Dabrowska trent’anni dopo la sua interpretazione in Schindler’s List si ritrova davvero tra le bombe. Ha incontrato una madre ucraina con i suoi due figli, in fuga dalla guerra. Aveva bisogno di essere trasportata in una città vicino al confine tedesco. “Di solito trasportiamo profughi nella nostra zona, ma questa volta non potevamo semplicemente dire di no. Volevano disperatamente raggiungere la loro sorella. Quei ragazzi... mio Dio, riesco a malapena a trattenere le lacrime”, ha scritto su Instagram.
Oliwia Dabrowska (oggi 32 anni) sul set con Steven Spielberg nel 1993
“Non posso dirvi tutto quello che ho visto lì, perché non ho parole giuste nella mia mente... Nessuno che non l’abbia mai visto può immaginare questo incubo negli occhi di quelle persone”, ha aggiunto l’ex attrice oggi volontaria. Mercoledì 6 aprile Dabrowska ha aggiornato i suoi social network dopo alcuni giorni di silenzio. Ha pubblicato una sua foto corredata da una didascalia in cui racconta che lei e sua madre stanno fornendo kit di pronto soccorso ai soldati ucraini. Hanno istituito un meccanismo per le donazioni per aiutare “attivamente i rifugiati, fisicamente o in linea.”
Il film che non è riuscita a guardare per 18 anni
Per moltissimo tempo Oliwia Dabrowska non ha voluto riguardare il film che ha segnato la sua esistenza, poi un giorno ce l’ha fatta, a 18 anni di distanza. “E finalmente ho capito di avere partecipato a qualcosa di cui potevo essere orgogliosa - le sue parole- . Spielberg aveva ragione, dovevo crescere e maturare per poterlo apprezzare“. La sua carriera di attrice poi a parte una partecipazione al film polacco ’Gry uliczne’, si interruppe lì; Olivia si è dedicata agli studi universitari diventando poi bibliotecaria a Cracovia anche se l’Olocausto, in qualche modo, ha segnato anche lei. E oggi Oliwia Dabrowska, la bambina con il cappoto rosso nel film ’Schindler’s list’, è tornate per a far sentire la sua voce.