La lettera della ragazza stuprata: "Non siamo noi sbagliate. Devo andare avanti"

La 19enne palermitana durante una diretta risponde alle critiche ricevute per la sua presenza sui social: "Vi vantate di conoscermi, di aver fatto cose con me. Io non vi conosco, mi fate schifo"

di MARIANNA GRAZI -
4 settembre 2023
ragazza palermo stupro

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"A volte mi sembra un sogno. Ma poi mi sveglio e penso che non è mai successo. Ma non è così...". Torna a parlare la ragazza palermitana di 19 anni che ha denunciato sette giovani di averla stuprata lo scorso 7 luglio, al Foro italico del capoluogo siciliano. Una piccola parentesi durante una lunga live sui social in cui parlava con una interlocutrice, un'influencer anch'essa di Palermo che dal primo giorno le è molto vicina. Nei giorni scorsi è stata trasferita da Palermo in una comunità protetta fuori dalla Sicilia, per proteggerla da quel contesto dov'è cresciuta e da dove provengono anche i suoi aguzzini.
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Un frame delle telecamere di sicurezza a Palermo ha ripreso gli indagati per stupro mentre sono con la ragazza 19enne

Le parole della ragazza sui social

"Mi scrivono delle ragazze che hanno subito violenza come me e mi dicono: 'avrei voluto avere la tua forza di denunciare'", aggiunge nel corso della diretta. Poi, parlando della sua presenza sui social, e delle numerose critiche ricevute, la giovane afferma: "Io non ho mai chiesto a nessuno di seguirmi, non mi importa. Sono sempre persone dietro uno schermo che non conosco. Parlo perché voglio semplicemente trasmettere i miei ideali. Non c'è un secondo fine". "Mi fate troppo schifo. 'Io la conosco', ma chi ca..o vi conosce. Che vi vantate di cose che non avete mai fatto con me. Non mi farei problemi a dire che sia così, perché alla fine non è un delitto. Ma sentire la gente che inventa le cose mi fa uscire pazza. Che schifo. Quante denunce di diffamazione volete per smetterla?". Una dura replica, la sua, a tutte le persone che, anche sulle piattaforme hanno vantato di aver avuto con lei una relazione. I sette ragazzi indagati per lo stupro sono tutti in carcere con l'accusa di violenza sessuale, compreso il giovane che al momento del fatto era ancora minorenne. La 19enne ha anche rivelato agli inquirenti di essere stata aggredita un mese prima da altri due uomini, nella zona del teatro Politeama, in centro città.
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"L'indifferenza è complicità" si legge in un cartello di Non una di meno Palermo

Un episodio di cui ha parlato ai Carabinieri lo scorso luglio, dopo i fatti avvenuti nella notte tra il 6 e il 7, quando è stata violentata dal gruppo di coetanei. In quell'occasione avrebbe reagito usando lo spray al peperoncino e facendo scappare i due uomini, uno sui 40 anni e l'altro sui 20. "I giornalisti mi stanno addosso - ha aggiunto -. Ma io non parlo con nessuno". E la sua interlocutrice ha aggiunto: "Non si sente privatamente con nessuno, anche perché non può". Poi, parlando ancora del suo futuro, la 19enne ha svelato di avere partecipato in passato a un "casting per fare la modella", ma "poi per motivi familiari non sono riuscita ad andare e mi spiace". La madre della ragazza è morta tempo fa quando lei era ancora piccola e il padre non è mai stato presente.

La lettera a Zona Bianca

Se la giovane ha giustamente deciso di non rispondere alle domande della stampa, anche come forma di tutela da nuove critiche nei suoi confronti, non per questo sceglie di rimanere in silenzio. Come abbiamo visto la ragazza ha più volte detto la sua sulla vicenda che la riguarda dalle sue pagine social, e ora ha deciso di mandare anche una lettera a Zona Bianca, programma condotto da Giuseppe Brindisi su Retequattro, di cui è stata data un'anticipazione.
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L'ultimo messaggio diffuso sui social dalla ragazza

"Non siamo noi sbagliate, sono sbagliati certi uomini che vedono la donna come un oggetto sessuale e non come un essere pieno di emozioni, sentimenti e vita alle spalle", ha scritto la giovane palermitana dalla comunità. "Ho sentito parlare di 'rieducazione' per gli stupratori - continua -. Ma come si fa a pensare di rieducare una persona e lasciarla nuovamente in giro dopo che ha rovinato una ragazza?". Sono queste alcune delle parole che la vittima dello stupro di gruppo ha messo nero su bianco. "Perché lasciarmi condizionare l'esistenza così tanto da persone che vogliono solo questo? Devo andare avanti, voglio farlo, controvoglia, ma devo riuscirci - aggiunge -. Non solo perché voglio una vita migliore ma anche per mia madre, che nonostante fosse molto malata e bloccata a letto, si faceva sempre vedere col sorriso". Il testo della lettera verrà letto integralmente questa sera nel corso della puntata. Sembra comunque che, dai giorni scorsi, ci sia stato da parte sua un cambio di atteggiamento: una settimana fa aveva allarmato tutti affidando ai suoi profili parole drammatiche, come "Non ho voglia di lottare né per me né per gli altri" e "Sono stanca, mi state portando alla morte".