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La Sosta della Tartaruga, il B&B più inclusivo di Genova gestito da quattro ragazzi disabili

di MARIANNA GRAZI -
19 maggio 2022
La sosta della tartaruga

La sosta della tartaruga

La tartaruga, si sa, è un animale che si muove lentamente. E proprio alla lentezza si ispira un'iniziativa che fa del turismo e dell'inclusione lavorativa le sue chiavi di successo. Si chiama "La sosta della tartaruga" ed è un Bed&Breakfast che impiega ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva per un nuovo modo di intendere l’accoglienza: perché anche un animale lento ha bisogno di riposare e se ad accoglierlo ci sono persone che si dedicano interamente al suo benessere la ripartenza sarà più 'sprint' che mai. "La mia speranza è che domani arrivi un ospite che nel suo commento dica bellissimo posto, ottima colazione a due passi dal centro, senza nessun riferimento al fatto che lavorino persone disabili, e questo sarà il risultato più grande", sottolinea a Repubblica Enrico Pedemonte, presidente della Compagnia della Tartaruga, riassumendo in poche parole quali sono gli obiettivi dell'ambizioso progetto.

Una sfida imprenditoriale sotto il segno dell'inclusione

i ragazzi de La sosta della Tartaruga

I quattro ragazzi con disabilità intellettive che lavoreranno, con contratti a tempo indeterminato nel b&b La sosta della tartaruga (Regione Liguria)

La struttura, che si trova in un palazzo storico di Via Caffaro, nel cuore di capoluogo ligure, è stata inaugurata mercoledì 18 maggio alla presenza di alcune importanti istituzioni cittadine, oltre che dei responsabili della Compagnia stessa. Il B&b impiegherà, con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, 4 giovani con disabilità intellettiva, selezionati e affiancati da Fondazione Cepim, oltre che formati con un corso (finanziato dalla Regione Liguria attraverso il Fondo Sociale Europeo) e un tirocinio di 6 mesi. "La sfida è sviluppare un contesto lavorativo che al tempo stesso stia sul mercato in modo competitivo e valorizzi le caratteristiche positive dei nostri ragazzi, in particolare la capacità di incontro, minimizzando gli aspetti più problematici, come la lentezza – spiega il presidente della Compagnia della Tartaruga –. È proprio nella lentezza, infatti, che questi giovani speciali riescono a esprimere al meglio il proprio potenziale e valore aggiunto, andando incontro alle nuove tendenze del turismo e degli stili di vita slow”. Sono stati proprio imprenditore Enrico Pedemonte e la moglie Silvia Stagno, che sanno bene cosa voglia dire vivere con un giovane con disabilità intellettiva avendo una figlia di 23 anni con la sindrome di Down, a dare vita alla Compagnia e a mettere a disposizione  due immobili ristrutturati in via Caffaro 14, dove avviare le attività. "Il nostro è un progetto imprenditoriale sotto tutti gli aspetti – aggiunge l'uomo – con l'obiettivo della totale sostenibilità economica. Vogliamo dimostrare che si può fare profitto facendo lavorare sei persone delle quali quattro sono disabili".

La Sosta della Tartaruga: una struttura aperta a tutti

La Sosta della Tartaruga

La Sosta della Tartaruga è una struttura ricettiva per l'inclusione lavorativa dedicata al turismo lento

La struttura, che era stata già aperta per la formazione pratica dei giovani dipendenti dal 1 aprile, aprirà le prenotazioni ai turisti al pubblico dal 1 giugno. E sarà una sorta di piccolo angolo di paradiso immerso nel centro di Genova: quattro camere, 16 posti letto totali, una sala comune dedicata alla colazione e al relax ma anche un giardino pensile attrezzato, collegato al belvedere di spianata Castelletto da una scaletta che attraversa dei terrazzamenti, le tipiche ‘fasce’ liguri imperdibili mete di visita per i viaggiatori. La Sosta della Tartaruga, quindi, punta al massimo rispetto e alla valorizzazione delle esigenze di un'utenza attenta a stili di vita alternativi e responsabili, che cerca e seleziona strutture e servizi turistici che restituiscono valore al territorio. Al piano terra, oltre al bed & breakfast, è presente anche un appartamento per le vacanze accessibile a persone con disabilità motoria. E ci sarà spazio anche per un laboratorio di pasticceria della Tartaruga, perché ospiti e dipendenti si cimentino insieme nella preparazione di leccornie gluten free che intercettino i gusti emergenti dei nuovi consumatori, ma allo stesso tempo rappresenta anche uno strumento permanente di formazione al lavoro. Insomma quello appena avviato è uno spazio di lavoro che ha tutte le carte in regola per autosostenersi e, allo stesso tempo, un'attività in cui i giovani addetti possono avere un ruolo produttivo chiave, riconosciuto e remunerato. E allora l'augurio che si fa Ilaria Cavo, assessore alla formazione e al sociale di Regione Liguria, "Spero che questa esperienza sia contagiosa", non può che essere un invito condiviso.