Lucca Comics, anche Amnesty non parteciperà. Salvini: "Questo è razzismo"

Dopo Zerocalcare anche l'Ong non sarà presente all'evento per protestare contro il patrocinio dell'ambasciata israeliana: "Non possiamo ignorare quello che sta succedendo"

di EDOARDO MARTINI
1 novembre 2023

Dopo ZeroCalcare anche Amnesty Italia non sarà presente al Lucca Comics

Le polemiche sul caso 'Lucca Comics' sembrano non finire più. E così dopo la rinuncia alla partecipazione del fumettista ZeroCalcare a causa del patrocinio dell'ambasciata israeliana, è arrivata anche quella di Amnesty Italia, che con un post su X (ex Twitter), ha voluto ribadire come i principi dell'Ong siano incompatibili con l'azione militare di Tel Aviv. Pronta è arrivata la risposta del vicepremier Matteo Salvini.

Le polemiche sul Lucca Comics

"Comprendiamo sia prassi consolidata il patrocinio di ambasciate dei paesi di provenienza degli artisti che realizzano l'immagine del festival, ma non possiamo ignorare che le forze israeliane stanno incessantemente assediando e bombardando la Striscia di Gaza, con immani perdite di vite civili", questo il post sui social dell'organizzazione. Questa scelta ha nuovamente solleticato la pancia della politica con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha risposto per le rime sui social: "Questo si chiama RAZZISMO". Il leader della Lega aveva già espresso la sua intenzione di partecipare all'evento: "Spiace che per qualcuno il sostegno dell'ambasciata di Israele ad un bellissimo evento culturale sia un problema, a tal punto da annullare la presenza. Io la penso esattamente al contrario, e farò il possibile per essere al Lucca Comics. Evviva l'arte, evviva la libertà".

I barometri dell'odio

Alle parole del leader della Lega non si sono fatte attendere quelle del portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, che senza pensarci due volte ha citato i barometri dell'odio: "Col suo commento, Salvini in questa occasione ha dimostrato di non sapere cosa sia il razzismo. Strano, perché come dimostrano i vari 'barometri dell'odio' di Amnesty International Italia, in quella materia risulta essere decisamente un esperto". Chiaro il riferimento del portavoce dell'organizzazione al report che l'ong stila in occasione di ogni elezione nazionale italiana: durante l'ultima campagna elettorale, Matteo Salvini è stato incluso tra i politici che hanno pubblicato più contenuti che incitano all'odio e "problematici", cioè offensivi e/o discriminatori (hate speech). In particolare, secondo il rapporto il leader della Lega è quello che ha condiviso il maggior numero di contenuti problematici sui temi che riguardano l'immigrazione, le minoranze religiose, il mondo della solidarietà e i diritti economici, sociali e culturali.
lucca-comics-amnesty-salvini

Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni (Instagram)

La difesa della Sinistra Italiana

Sulla vicenda è intervenuto anche Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, che ha preso le difese di ZeroCalcare e di Amnesty: "Salvini che accusa altri di essere razzisti mi sembra troppo. Stiamo parlando di un leader politico che ha fatto della caccia ad ogni differenza, ad ogni diversità, la propria scelta politica". "Stiamo parlando di un vicepresidente del Consiglio che ha annunciato una manifestazione contro l'Islam: alla faccia della necessità di evitare guerre e scontri di religioni e di civiltà". E conclude: "Salvini dovrebbe sapere che ci sono dei limiti che chi svolge incarichi di governo, anche se ha vinto le elezioni, non dovrebbe superare. Dare del razzista ad un'organizzazione come Amnesty International è un comportamento che supera di gran lunga quei limiti".
lucca-comics-amnesty-salvini

Il fumettista italiano ZeroCalcare

La rinuncia di ZeroCalcare

"Purtroppo il patrocinio dell'ambasciata israeliana per me rappresenta un problema. In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone. Venire a festeggiare li dentro rappresenta un cortocircuito che non riesco a gestire. Mi dispiace nei confronti della casa editrice, dei lettori e lettrici e anche per me stesso", aveva annunciato giorni fa il fumettista sui propri canali social. Il 39enne ha stemperato le polemiche su un'eventuale contestazione verso i due autori israeliani del manifesto dell'edizione di quest'anno: "Non è una gara di radicalità, e da parte mia non c'è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno". "Soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster Asaf e Tomer Hanuka (gli autori israeliani del manifesto dell'edizione di quest'anno) che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi". "Spero che un giorno ci possano essere anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese", le sue parole.

Assenti anche i fratelli Hanuka

Gli stessi fratelli ideatori del manifesto hanno annunciato proprio ieri sera, a poche ore dall'inizio del festival, che non ci saranno neppure loro: "Non ci sentiamo di spostarci da una zona di guerra vera verso una zona di conflitto mediatico. Questo interferirebbe con la felicità di incontrare tanti amici, fan e colleghi. Abbiamo deciso di fare un passo indietro e lasciare che l’arte parli per se stessa".