Il Congresso dello Stato messicano di Aguascalientes ha approvato la riduzione del periodo in cui è permesso l'aborto legale, a meno di un anno dalla depenalizzazione dell'interruzione della gravidanza.
Mentre sempre più Stati – siamo a 14 – nel Paese scelgono di aprire la possibilità per le donne di gestire il proprio corpo e l’eventuale gravidanza, in questo invece si va nella direzione opposta. O meglio, l’aborto è stato legalizzato, ma con termini più ristretti rispetto alle amministrazioni vicine.
L'iniziativa riforma diversi articoli del codice penale per, tra le altre modifiche, ridurre il termine da 12 a 6 settimane di gestazione per eseguire la procedura. La discussione ha avuto luogo durante le proteste di gruppi riuniti davanti alla sede del potere legislativo statale.
Il progetto è stato presentato da 14 deputati del conservatore Partito d'azione nazionale, con il sostegno di 2 membri del Movimento di rigenerazione nazionale, uno del Partito rivoluzionario istituzionale e uno del Partito del lavoro.