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Nirina atrofia elettrodi
Questo è uno di quei casi in cui si dice: la tecnologia fa miracoli. Era costretta a letto da oltre un anno e mezzo, affetta da una rara malattia neurodegenerativa che le impediva di muoversi. Ora però è di nuovo in piedi e soprattutto è tornata a camminare. Il suo midollo spinale è stato infatti riattivato grazie ad elettrodi impiantati direttamente nei nervi, in grado di generare impulsi elettrici che regolano la pressione sanguigna.
Nirina, questo il nome della paziente, soffre di atrofia multisistemica di tipo parkinsoniano (Msa-p), una forma che si presenta in età adulta (l'età media all'esordio è 55-60 anni) e che rappresenta circa il 68% delle persone affette da atrofia multisistemica. La MSA-p, in particolare, è caratterizzata da sintomi tipici del Parkinson, quali movimenti estremamente rallentati e difficili da controllare, rigidità, tremore irregolare a scatti, instabilità posturale e insufficienza del sistema autonomo che si evidenzia con la disfunzione vescicale e/o con l'ipotensione ortostatica. Questa malattia provoca inoltre la morte dei neuroni responsabili del controllo della pressione sanguigna, il che significa che se il paziente cerca di mettersi in posizione eretta la pressione si abbassa vertiginosamente, provocando nella gran parte dei casi svenimenti e costringendo la persona a rimanere perennemente sdraiata. Proprio come nel caso di Nirina.
Cos'è l'atrofia multisistemica di tipo parkinsoniano (Msa-p)
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Grazie all'impianto di elettrodi nel midollo spinale una donna è tornata a camminare nonostante la malattia neurodegenerativa che l'affligge