Orsa JJ4, il Tar di Trento sospende l'abbattimento

Esultano la associazioni ambientaliste. Brambilla: "Ora il presidente e la sua giunta la smettano di seminare paura e odio nei confronti di questi animali"

di MAURIZIO COSTANZO
2 maggio 2023
L'orsa Jj4 il 5 aprile scorso ha aggredito e ucciso il runner 26enne (Ansa)

L'orsa Jj4 il 5 aprile scorso ha aggredito e ucciso il runner 26enne (Ansa)

Orsa JJa: il Tar di Trento sospende l'abbattimento dell'animale. Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento, in sede monocratica, ha sospeso l'efficacia del decreto con cui il presidente della Provincia Maurizio Fugatti dispone l'abbattimento dell'orsa JJ4, considerata responsabile della morte del runner Andrea Papi e attualmente detenuta nel centro faunistico del Casteller. Così il Tar ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni Enpa, Leidaa e Oipa, Fino alla data della prossima udienza collegiale, la Provincia non potrà dunque procedere all'abbattimento. Lo comunicano le associazioni animaliste.

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Sospeso l'abbattimento dell'orsa JJ4 (Ansa)

"Il decreto di Fugatti - osservano le associazioni nella nota - non è solo assurdo nel contenuto e non adeguatamente motivato, ma rappresenta anche una vera e propria sfida al ministero dell'Ambiente, contrario alla soppressione di JJ4". Il ministero infatti "ha istituito un 'tavolo tecnico' per l'elaborazione di una nuova strategia sulla gestione degli orsi e mostra di aver ben presente il principio di tutela dell'ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali sancito dal nuovo articolo 9 della Costituzione" recita ancora la nota delle associazioni ambientaliste. "Fugatti, invece, procede per conto proprio, come se gli orsi fossero sua proprietà, come se l'articolo 9 non esistesse e ignorando completamente la mobilitazione di milioni di italiani contrari all'uccisione" è sempre il parere delle associazioni. Accolto anche il ricorso di Leal, che evidenzia "come il decreto n.10 emesso in data 27 aprile dal presidente Fugatti, con il quale viene autorizzata la soppressione dell'animale, si profila frutto di un'errata interpretazione della relazione dell'Ispra, che non ha affatto espresso parere negativo in ordine alle strutture ove ricollocare l'orsa, ma ha solo dichiarato di non avere competenza in merito, laddove la stessa spetta ai Cites". “Grazie a un lavoro di squadra – dichiara Gian Marco Prampolini, presidente Leal - con i nostri legali stiamo cercando di fermare la furia anti orso della Giunta Fugatti". "L'animale è attualmente detenuta al Casteller in regime di carcere duro. La stanno piegando, una sorta di doma per abituarla ad uno spazio ristretto e se dovesse avere salva la vita la mancanza di spazio libero la ridurrà a una sotto specie di orso” dice ancora Prampolini. L'animale era ricercata, e poi è stata catturata, per l'uccisione del giovane runner di 26 anni, Andrea Papi, nei boschi del monte Peller, sopra l'abitato di Caldes. Identificata grazie alle analisi genetiche disposte dalla Procura di Trento, l'esemplare aveva già aggredito due escursionisti nel giugno del 2020, sempre sul monte Peller.

"Stop alla narrazione degli orsi killer"

Sulla decisione del tribunale, la presidente della Leidaa, Michela Vittoria Brambilla si dice lieta "che il Tar abbia dato uno stop all'ossessiva guerra di Fugatti nei confronti degli orsi del Trentino. L'animale è rinchiusa al Casteller e pertanto non può nuocere a nessuno". Brambilla ricorda che "il decreto, che la giustizia amministrativa ha sospeso, grazie al nostro ricorso è stato emanato in totale spregio della pronuncia del ministero dell'Ambiente, che si è detto contrario all'uccisione dell'orsa e sta studiando il percorso per il suo trasferimento in un'area adeguata, e ignorando i sentimenti di amore e rispetto che l'Italia sta dimostrando nei confronti dell'animale e dei suoi cuccioli". La parlamentare auspica "davvero che il presidente e la sua giunta ora la smettano di seminare paura e odio verso gli orsi del Trentino: non è questo il modo di gestire la vicenda. La narrazione degli orsi killer arreca un serio danno al turismo, cosa importante per l'economia della provincia di Trento".

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Michela Brambilla (Facebook)

Esultano i Verdi

"La sentenza con cui il Tar di Trento ha confermato la sospensione dell'abbattimento conferma l'approssimazione con cui il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha affrontato la questione orsi" è il duro parere del co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. Secondo il politico, Fugatti si sta comportando come se gli orsi "fossero di sua proprietà, non avendo fatto nulla per evitare la loro concentrazione nella Val di Sol e per creare i corridoi ecologici per favorire la loro dispersione in tutte le Alpi orientali, avendo dimenticato di cambiare le batterie al radiocollare dell'animale". E ancora: "Fugatti usa le ordinanze di abbattimento degli orsi come strumento di campagna elettorale e sistematicamente viene sconfessato dai tribunali. Questa politica di odio nei confronti degli orsi è intollerabile".