Il presepe no-global con la “sacra” famiglia Simpson e...Hitler in croce

L’opera, realizzata dal parroco don Vitaliano Della Sala, vuole denunciare le fragilità della società e i peccati del nostro secolo

di MARCO PILI
13 dicembre 2024
Il presepe di Mercogliano con, al centro, il Fuhrer (ANSA)

Il presepe di Mercogliano con, al centro, il Fuhrer (ANSA)

Non c’è Natale senza un nuovo presepe scandalistico realizzato dal parroco di Mercogliano, don Vitalino della Sala, capace – da anni – di monopolizzare il mondo dei social attorno alla metà di dicembre. Nel 2023, infatti, ad attirare attenzioni da tutta Italia e suscitare scalpore furono sia il presepe vivente che quello inanimato. E se, nel primo, il tema principale fu quello della lotta alla violenza di genere e della denuncia del tristemente elevato numero dei femminicidi, esemplificato da un fiocco rosso posto sulla capannina del presepe vivente, nel secondo a scatenare l’ira dei fedeli più accorti fu la presenza di due Maria, chiara rappresentazione di un’idea differente di nucleo familiare. Aspettative altissime, dunque, anche per il presepe 2024, realizzato dall’artista Piergiuseppe Pesce e capace di riservare ben altre sorprese.

La lotta alla globalizzazione, cavallo di battaglia del priore campano, ha portato alla comparsa di personaggi alquanto insoliti tra la sacra famigliola. Un dogma, quello dei classici protagonisti di una delle scene più rappresentate nella storia del cattolicesimo, completamente sovvertito da Della Sala, con Homer Simpson che prende il posto di Giuseppe, Maria che viene sostituita da Marge e, anziché Cristo in croce… Adolf Hitler.

L’esemplificazione dei peccati capitali

L’opera, descritta dai fedeli più ortodossi come peccaminosa e blasfema, vuole – nelle parole del parroco – rappresentare i principali peccati dal XXI secolo, nonché gli stessi vizi denunciati dal movimento no-global del quale il priore si ritiene uno strenuo appartenente. Così Homer, rappresentato dalle classiche statuette del presepe prodotte all’ombra del Vesuvio con collane e un orologio d’oro, esemplificherebbe la criminalità mentre Marge, realizzata con addosso vestiti firmati e borse di marca, denuncerebbe la rincorsa al lusso sfrenato, inquadrato nel fenomeno del fast fashion.

Inoltre, all’interno della “sacra” rappresentazione, non compaiono neppure i famosi bue e asinello, sostituiti da Bart, schiavo dei social network e della ludopatia, e da Lisa, raffigurata con addosso una cintura esplosiva e, conseguentemente, emblema del terrorismo e del dolore dei conflitti. E chi, se non Adolf Hitler, per inquadrare il male supremo, il peccato capitale per eccellenza commesso dagli uomini terreni? È così, infatti, che il parroco ha deciso di rappresentare la materializzazione di un’umanità “che oggi rischia di nuovo di cedere al male oscuro, rappresentato dalla presenza del Fuhrer, cioè di una terza guerra mondiale".