Roma Pride 2024, la metro arcobaleno scatena i Pro Vita: “Vergognosa ideologia Lgbtqia+”

L’iniziativa dell’amministrazione capitolina scatena l’ira dell’associazione anti-aborto e anti-gender, che ha chiesto di “smantellare immediatamente questa iniziativa ideologica degna di un regime totalitario”

di MARCO PILI -
15 giugno 2024
La linea A della metropolitana capitolina coi colori rainbow (Adnkronos)

La linea A della metropolitana capitolina coi colori rainbow (Adnkronos)

“Allontanarsi dalla linea gialla”, così come il popolarissimo “Mind the gap” della celebre metropolitana londinese, the Tube, sono espressioni che ognuno di noi ha sentito risuonare nelle stazioni di tutta Europa decine e decine di volte. Ma a Roma, recentemente, qualcosa è cambiato, scatenando numerose contestazioni e richieste di spiegazioni da parte dell’associazione Pro Vita & Famiglia.

Dall’11 giugno, l’azienda capitolina per il trasporto pubblico ha deciso di modificare il celebre annuncio, in omaggio al mese del Pride. Per tutta l’estate, infatti, la voce metallica pronuncerà dagli altoparlanti un annuncio speciale: “Attenzione alla linea gialla, è in arrivo il treno arcobaleno”. Ma l’iniziativa promossa da Atac non è certo finita qui. Per dare un segnale di inclusività ancora più tangibile, il treno della linea A della metro è stata dipinto con i colori della bandiera arcobaleno, al fine di rendere il più tangibile possibile il progetto promosso dall’azienda.

La critica di Pro Vita & Famiglia

Un allestimento che ha scatenato l’indignazione di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus, che in un comunicato ha descritto come “vergognoso che l’amministrazione Gualtieri usi un bene comune come la metropolitana per costringere ogni giorno e con prepotenza tutti i romani a subire la martellante propaganda ideologica LGBTQIAI+ su utero in affitto, adozioni gay, lezioni scolastiche sul genere fluido e transizione sessuale dei minori”.

Un’accusa forte, giunta direttamente dai vertici dell’associazionismo di matrice cattolica e conservatrice, che non risparmia certo critiche all’amministrazione Gualtieri per la gestione, spesso contestata dalla popolazione, del trasporto pubblico locale. Un attacco confluito, nelle righe successive del comunicato, nei confronti dell’intera comunità LGBT.

A Roma c'è la metro arcobaleno in onore del Pride, è polemica
A Roma c'è la metro arcobaleno in onore del Pride, è polemica

“Che il Sindaco Gualtieri pensi di nascondere un tale disastro con questa operazione arcobaleno, per ingraziarsi la potente lobby LGBTQIA+, è un sopruso e un insulto a milioni di cittadini”. Una critica che, in seguito alle contestazioni di carattere ideologico, ha visto l’associazione interessarsi anche agli aspetti economici di questa iniziativa, arrivando a chiedere la rimozione dell’allestimento: “Mentre chiediamo a Gualtieri di informare i cittadini romani su quanto sia costata questa operazione alle loro tasche, abbiamo già chiesto ad alcuni Consiglieri comunali di accedere agli atti amministrativi per fare chiarezza su questo punto […] chiediamo di smantellare immediatamente questa iniziativa ideologica degna di un regime totalitario”.

L’impatto dell’iniziativa

L’allestimento speciale, come è possibile leggere sul sito dell’Azienda Tramvie e Autobus del Comune, coinvolge sia l’interno che l’esterno delle carrozze. Un servizio in grado di trasportare, se consideriamo le tre linee di trasporto sotterraneo delle quali dispone la capitale, ben 300mila persone al giorno.

L’iniziativa, limitata alla sola linea A, ha totalizzato sui social ben 100mila visualizzazioni nelle prime tre ore dal momento della pubblicizzazione, raccogliendo commenti positivi ma anche numerose critiche. Un termometro che testimonia quanto, nella società contemporanea, lo spirito di accoglienza verso il prossimo e, più in generale, verso la comunità LGBT, sia ancora lontana dal diventare un valore diffuso.