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Sangiovanni e il coraggio di fermarsi: “Non riesco più a fingere che vada tutto bene”

Il giovane cantante veneto, reduce da Sanremo dove ha portato il brano “Finiscimi”, annuncia sui social la necessità di prendersi cura di sé e quindi uno stop sia alla produzione che al tour. “Non sto mollando, credo tanto nella mia musica”

di MARIANNA GRAZI -
15 febbraio 2024

“A volte bisogna avere il coraggio di fermarsi e sono qui per condividere con voi che ho deciso di farlo”. A 21 anni serve proprio tanto, tanto coraggio per ammettere di aver toccato il fondo, di aver raggiunto il proprio limite e di non sapere come fare ad uscire da quel pozzo di malessere, di disagio dove ci si sente risucchiati.

Sangiovanni, bisogna avere il coraggio di fermarsi
Sangiovanni, bisogna avere il coraggio di fermarsi

L’annuncio di Sangiovanni

Non è un santo (motivo del nome d’arte scelto quando ha iniziato a fare musica, a 17 anni) ma un essere umano, con le sue fragilità. Quelle che Sangiovanni, pseudonimo di Giovanni Pietro Damian, ha ammesso più volte di avere, che oggi lo portano a confessare, con un lungo post sul suo account Instagram – e dove se non sui social? – di aver bisogno di uno stop. Momentaneo o meno che sia, l’annuncio è di quelli che lasciano senza parole. Anche perché la pausa comporta che “L'uscita del mio album ‘Privacy’ e il concerto al Forum di Assago del 5/10 sono rimandati”. 

Quelle avvisaglie a Sanremo, dove il 21enne in gara con “Finiscimi” aveva spiegato di “non stare bene mentalmente”, di non aver trovato per molto tempo una via d’uscita da quei problemi psicologici che affliggono tanti giovani come lui, sono diventate una realtà con cui fare i conti  poco meno di una settimana dopo il termine del Festival. 

Sanremo, la carriera e il successo ad ogni costo

E se i maligni pensassero che a Sangiovanni non è andato giù quel 29° posto, penultimo nella classifica finale, è lui stesso a replicare che le cose non stanno proprio così: “Grazie a quest’esperienza ho capito che essere se stessi e dire la verità è importante, bisogna accettare quello che si è. A scanso di equivoci classici da web non faccio questo discorso ora per via di un posto in classifica, anche il Sanremo precedente l’ho vissuto con lo stesso disagio, ma non riesco più a fingere che vada tutto bene e che sia felice di quello che sto facendo”.

Ai giornalisti, durante una conferenza stampa, il vincitore nel 2021 della categoria “cantanti” ad Amici di Maria De Filippi, aveva spiegato di sentirsi “sempre più solo. Non ho avuto nessuno ad aiutarmi e tuttora non ho nessuno [...]. Non so a chi chiedere aiuto”. Frasi drammatiche se si pensa che a pronunciarle è poco più che un ragazzino, in teoria nel periodo migliore della sua vita, con una carriera in piena ascesa.

Sangiovanni con Amadeus a Sanremo
Sangiovanni con Amadeus a Sanremo

Ma Sangiovanni non ha più quella leggerezza che dovrebbe caratterizzare la sua età, forse non l’ha mai avuta. E quelle “Farfalle” – per restare in tema di leggerezza e fragilità – che lo hanno proiettato davvero tra i grandi della musica, adesso non volano più. Speriamo solo per alcuni mesi, il tempo necessario perché ritrovino la corrente giusta per tornare a incantare. Probabilmente per farlo dovrà liberarsi da aspettative e pretese di un’industria musicale proiettata al successo ad ogni costo, agli ascolti da record, allo streaming compulsivo. A spremere gli artisti – soprattutto se giovani e già popolari – per ottenerne il massimo profitto senza – spesso – considerare le loro necessità o problematiche. Semplicemente considerandoli strumenti di guadagno e non persone. 

“Tempo da dedicare a me stesso”

“Ho ricevuto tantissimo sostegno che non mi aspettavo e tantissima comprensione che per me in questo momento rappresentano la cosa più importante, anche perché mi sembra di sentire che quello che vivo io tocca tante persone e mi fa sentire meno solo. Davvero grazie”, si legge nel post del giovane artista veneto.

Sangiovanni (Foto Instagram)
Sangiovanni (Foto Instagram)

“Voglio precisare che non sto mollando – aggiunge – credo tanto nella mia musica e in questa progetto, ma allo stesso tempo non ho le energie fisiche e mentali in questo momento per portarlo avanti. Non ve lo meritate voi, e non se lo merita il mio team. Voglio stare bene per condurre al meglio la musica vista come lavoro. Continuerò a scrivere e a stare in studio perché fa parte del mio benessere e nel mentre inizierò a dedicare il tempo a me stesso per migliorare questa condizione. So che mi aiuterà e che tornerò presto, anche più forte di prima. Vi voglio bene”, conclude.