“Sputo fatti”, il trend social che divide il web: per alcuni è volgare, per altri necessario

Molti utenti considerano la nuova moda social una caduta di stile, altri un modo per mettere a nudo i propri pensieri

di MARCO PILI
26 gennaio 2025
"Sputo fatti", il nuovo trend che sta spopolando sui social (ANSA)

"Sputo fatti", il nuovo trend che sta spopolando sui social (ANSA)

Lo avrete sicuramente visto in un qualche reel su Instagram o su TikTok, trovandovi più o meno d’accordo con i pensieri espressi nel video, ma anche provando emozioni più o meno contrastanti di fronte a un’espressione apparentemente diretta e, per alcuni, volgare. Stiamo parlando di “Sputo fatti”, il nuovo tormentone che, ormai da qualche giorno, sta spopolando sulle principali piattaforme social, invadendo i “consigliati” o i “Per te” di milioni e milioni di utenti, spesso polarizzandone le opinioni.

Il format, entrato in tendenza molto velocemente grazie alla sua viralità e alle numerose reazioni che è in grado di generare, nasce da una traduzione letteraria dallo slang inglese “to spit facts, sputare fatti, che vuol dire affermare un’opinione, spesso in controtendenza o normalmente taciuta, nella quale si crede con fermezza. Ed è proprio grazie a questa schiettezza insita in un modo di dire apparentemente sgradevole, secondo alcuni utenti, che il trend si è affermato con ancor più velocità, raccogliendo milioni di interazioni tra profili favorevoli o contrari ai contenuti espressi nei video.

Le tematiche dei video

Gli utenti, data l’estrema propagazione del video, si sono lasciati andare a commenti disinibiti su qualsiasi argomento possibile. Dai doppiaggi di animali domestici che chiedono ironicamente più crocchette ai proprietari, passando per ragazzi e ragazze delusi delle prossime relazioni passate che ne enunciano le “red flag” fino a quel momento taciute, la moda si è spinta fino al racconto di “verità scomode” su viaggi, mondo del lavoro e momenti di intimità sotto le coperte. Ciò che ne traspare è un mondo dei social pronto – o forse no – ad accogliere racconti sempre più disinvolti, dove tutti e tutte si sentono a proprio agio nel mostrare ogni lato di sé senza alcun tipo di filtro.

“Sputo fatti” non è altro che l’ultimo innalzamento – voluto – di un’asticella sempre più alta relativamente a cosa raccontare della propria vita e cosa omettere, con una fortissima propensione per mettersi ben più a nudo di quanto i social non consentano già. Un’occasione che, molte volte, non viene certo sfruttata ma anzi, sovvertita. Spesso, infatti, i propri profili sono utilizzati per nascondere la realtà dei fatti dietro ad un velo di Maya in grado di smussare certi spigoli che, tramite i propri profili social, vengono esclusi dalla narrazione del sé. “Spitting facts” è, da questo punto di vista, un incentivo a rendere i canali di comunicazione digitale più veri e, in un certo senso, meno ipocriti.

Le critiche al trend

Ad ogni modo, molti utenti considerano questo trend sgradevole, criticando la schiettezza insita nel titolo e la poca eleganza di quello che, da molti, viene considerato un gesto maleducato. In un difficile rapporto tra libertà di espressione e competenza nel trattare determinati argomenti, complice l’abolizione del fact-checking da parte delle stesse piattaforme social, “sputare fatti” può rivelarsi l’occasione per diffondere notizie false o errate, così come – secondo una prospettiva ben più illibata – rendere il mondo dei social più chiaro e trasparente.

Resta, ad ogni modo, una critica di etichetta nei confronti di un modo di dire – ormai sdoganato – non certo elegante, che ha fatto storcere il naso ad alcuni. Ma è così in tutto il mondo? Ovunque, questo modo di dire avrebbe suscitato tanto clamore in funzione della sua schiettezza?

I significati di questo gesto nel mondo

In Cina, ad esempio, il gesto di sputare in terra si è consolidato negli anni come una vera e propria abitudine. Ma in seguito alla globalizzazione e, in particolar modo, alla pandemia da Covid-19, il governo ha deciso di osteggiare sempre più la pratica, considerata maleducata e indecorosa. Alcune tribù africane come i Maasai, inoltre, compiono lo stesso gesto come augurio di buona fortuna nei confronti dei neonati o come sigillo di una promessa effettuata. Tutto ciò mentre, in ambito sportivo, anche il mondo occidentale ben tollera una pratica altrimenti fortemente osteggiata. A livello sociale, infine, molte controculture, specialmente quelle più violente, hanno da sempre associato il gesto di sputare per terra ad un rifiuto verso lo status quo e ad un sentimento di disprezzo nei confronti dell'ordine costituito.