La squadra femminile di calcio palestinese è tornata in campo: “Orgoglio per la nostra nazione”

Le calciatrici sono volate a Dublino per affrontare il club irlandese Bohemians FC, la prima volta dove si sono riviste da quando è iniziato il conflitto a Gaza. Le atlete in coro: “Giochiamo per coloro che hanno perso la vita“

di EDOARDO MARTINI
20 agosto 2024
La nazionale femminile di calcio palestinese (Mira Natour/Instagram)

La nazionale femminile di calcio palestinese in Irlanda (Mira Natour/Instagram)

Molto più di una partita. Potrebbe essere riassunto così il match che la squadra di calcio femminile palestinese ha disputato a maggio contro il club irlandese Bohemians FC. Perché quel momento prima di volare a Dublino per tutte le ‘sorelle’ palestinesi è stato un qualcosa di magico, un attimo dove tutte le giocatrici sono tornate a vedersi per la prima volta dall'inizio della guerra in Medio Oriente.

La nazionale femminile di calcio palestinese (Mira Natour/Instagram)
La nazionale femminile di calcio palestinese (Mira Natour/Instagram)

Le sorelle si sono rincontrate in aeroporto

Alla CNN una giocatrice 26enne ha raccontato l’emozionante scena all'aeroporto, con le lacrime che scorrevano liberamente sul suo viso: "Tutte piangevano perché quella è stata letteralmente l'unica occasione per noi compagne di squadra dove è stato possibile rincontrarsi". 

L’inizio previsto del campionato femminile palestinese era stato fissato per il 9 ottobre 2023, solo due giorni dopo l'attacco devastante di Hamas contro Israele, che ha scatenato una campagna militare con migliaia di morti e oltre un milione di sfollati.

Dopo mesi di preoccupazione e paura per i loro parenti e amici intrappolati a Gaza, la squadra ha finalmente trovato un po’ di conforto nei 90 minuti giocati contro il club irlandese locale. E i tifosi palestinesi all’estero non hanno fatto mancare il loro supporto con le tantissime bandiere che hanno affollato lo stadio di Dublin's Dalymount Park. 

Ma non è finita qui perché la partita aveva un significato ulteriore, visto che si è svolta nel 76° anniversario della Nakba palestinese, un periodo segnato dall'espulsione o dalla fuga di circa 700.000 palestinesi dalle loro case da parte dei gruppi paramilitari ebraici. 

Il ritorno in campo delle calciatrici palestinesi 

Il punteggio finale ha visto la squadra palestinese vincere per 2-1. "Guidare le mie compagne in campo è stato indimenticabile", ha commentato la capitana Mira Natour, 25 anni, medico che tornerà presto a lavorare in un ospedale di Betlemme, in Cisgiordania. Poi ha aggiunto: "È stato un momento di immenso orgoglio e di un forte senso di realizzazione, non solo per me, ma per tutta la squadra e per tutta la nostra nazione. È un simbolo della nostra resilienza rappresentare la Palestina sul palcoscenico internazionale nonostante tutte le sfide che affrontiamo".

Alle parole di Natour hanno fatto eco quelle di Abuaita, compagna di squadra che viaggia tra Betlemme e la Francia per sostenere le donne e i bambini palestinesi sfollati, che ha descritto come “surreale” il ritorno al calcio competitivo. Avendo giocato l'ultima volta in occasione della vittoria della coppa palestinese della sua squadra tornare in campo per lei è stato "come avere i brividi raddoppiati".

"Continuare la lotta per la Palestina è un grande onore"

Nonostante il ritorno il campo sia Natour sia Abuaita hanno parlato di una sensazione agrodolce, ricordando tutti coloro che ancora lottano nella Gaza devastata dalla guerra. "Giochiamo per coloro che hanno perso la vita, per i calciatori e gli atleti che sono stati brutalmente portati via. A Gaza, tutti gli stadi sono stati demoliti. Essere in grado di mostrare che siamo ancora in piedi e continuare la lotta per la Palestina è un grande onore", ha tuonato la seconda.

La squadra femminile di calcio palestinese è tornata in campo a Dublino
La squadra femminile di calcio palestinese è tornata in campo a Dublino

La capitana, invece, ha voluto lanciare un messaggio positivo: “Il calcio serve come luce di speranza e unità per il nostro popolo. Ci offre un palcoscenico per raccontare la nostra storia. Ma soprattutto, incoraggia le generazioni più giovani a immaginare un futuro migliore, indipendentemente dalle circostanze. Guardando i miei compagni di squadra, ognuno con il proprio background e le proprie competenze, mi rendo conto che non siamo solo atleti, ma anche influencer e campioni per il nostro Paese, sia dentro che fuori dal campo".

E sperando che il conflitto si risolva il prima possibile, quello che è certo è che il viaggio della squadra femminile di calcio palestinese a Dublino ha rappresentato un momento importante per il Medio Oriente, poiché è stata la prima volta che una squadra femminile palestinese ha partecipato a una competizione in Europa, attirando l'attenzione di tutto il mondo.