“Tagli all’assistenza educativa per bambini con disabilità”

La denuncia del gruppo consiliare del Pd in comune ad Ancona: “Il Comune ha ridotto le ore di assistenza domiciliare, una scelta grave”

22 ottobre 2024
disabilità

Assistenza educativa domiciliare ai ragazzi con disabilità

“Tagliate ad alcune famiglie le settimane di assistenza di educativa domiciliare extra scolastica per i ragazzi con disabilità”. Lo denuncia il Gruppo consiliare del PD. “Ogni anno - sottolinea la nota dem - il Comune di Ancona da regolamento attiva l'assistenza educativa domiciliare extra scolastica per i ragazzi con disabilità, un servizio presente da anni, fondamentale per le famiglie, che da regolamento dura 48 settimane. Per alcune famiglie quest'anno non è andata cosi. Si sono ritrovate con meno settimane e quindi meno ore di assistenza educativa domiciliare, scelta - viene sottolineato - che non rispetta neanche l'art. 7 del regolamento dove è specificato che le settimane di assistenza educativa domiciliare devono essere 48 in un anno”.

Una scelta giudicata "grave che, a seguito dell'interrogazione della consigliera Susanna Dini, l'assessore Caucci ha provato a giustificare, imputando il ritardo del servizio all'Ast di Ancona, che per carenza di personale ha ritardato la collaborazione per i piani individualizzati”. Allora “ci si doveva muovere prima – la replica della consigliera – perché qui parliamo di un servizio fondamentale su cui le famiglie fanno affidamento”.

Secondo il pruppo PD “prosegue la scia delle limitazioni già imposte da questa amministrazione questa estate, dove i genitori con figli con disabilità per la prima volta non hanno potuto scegliere il centro estivo che ritenevano più consono per il proprio figlio, ma li hanno dovuti mandare nei centri estivi comunali. Abbiamo sentito più volte dire non lasceremo indietro nessuno, cosa che invece sta succedendo, anche con questo servizio importantissimo. Anche sui servizi sociali, che riguardano le persone più fragili, purtroppo - viene fatto notare - si dice una cosa e se ne fa un'altra”.