Era nell’aria, ma come ogni annuncio simile è un tuffo al cuore quando si concretizza: in questo caso è proprio il caso di dirlo, di parlare di tuffi, visto che si parla di un atleta britannico che è stato cinque volte medaglia olimpica proprio nei tuffi. Tom Daley ha confermato in un’intervista esclusiva a British Vogue (uscita all’indomani della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi) il suo ritiro ufficiale dal mondo dell’agonismo.
Sarà difficile, d’ora in poi, non vederlo sferruzzare ad ogni gara, in tribuna, in attesa del suo turno, realizzando quei coloratissimi abiti a maglia dalla doppia valenza, di anti-stress e di contributo alla causa benefica delle persone malate. L’uomo che ha portato colore, divertimento e lotte sociali (per la comunità Lgbt+ che rappresenta) in piscina pur rimanendo sempre moderato, pacato, elegante, un Lord di nome e di fatto.
La carriera del ragazzo prodigio
Dopo la vittoria nel sicro dalla piattaforma a Tokyo 2021 si era preso due anni di pausa per stare con il marito, col figlio (avuto con maternità surrogata) e per far crescere la sua famiglia (un anno fa è arrivato, sempre ricorrendo alla Gpa, il secondogenito Phoenix Rose) fino a poco più di un anno fa non sapevamo nemmeno se l’avremmo mai rivisto lassù, a 10 metri di altezza, pronto a librarsi in aria e poi scomparire elegantemente in acqua. Poi il rientro in vasca, per accontentare proprio una richiesta del primogenito Robert Ray Black-Daley che voleva ancora che il suo papà si tuffasse e vincesse. Il trentenne britannico, sposato con il produttore Dustin Lance Black, ha deciso allora di assecondare la richiesta del piccolo Robbie, sempre sostenuto dai suoi uomini di casa, che hanno accompagnato il campione fino all’ultimo atto della sua straordinaria carriera.
Daley, a Parigi 2024, ha vinto l’argento insieme a Noah Williams nella piattaforma 10m sincronizzata maschile, la quinta medaglia in cinque edizioni dei Giochi a cui ha partecipato. Il ragazzo prodigio dei tuffi, quello che a Pechino nel 2008 ha esordito all'età di 14 anni, ha vinto il bronzo a Londra 2012 e a Tokyo nel 2021 nella piattaforma 10m, oltre ad essersi piazzato al terzo posto nella gara sincro maschile a Rio 2016. Ai Giochi nipponici la consacrazione: lui e il compagno di nazionale Matty Lee si laureano campioni olimpici e quella gara sembrava essere effettivamente l’ultima della sua vita. Poi il ritorno, un’ultima volta, per compiere l’ennesima storica impresa davanti ai suoi bimbi: lascia da tuffatore più decorato nella storia della Gran Bretagna, non proprio una cosa da tutti.
L’addio ai tuffi
Ma lu non è mai stato una persona comune, ha lottato in ogni occasione pubblica per affermare i propri diritti di uomo gay, di sportivo omosessuale dichiarato, per combattere per le altre persone della sua comunità contro gli attacchi omofobi che arrivavano (e arrivano) anche nel mondo dello sport, per contribuire a sostenere chi stava peggio di lui, anche con il suo “Made With Love”, il progetto per raccogliere fondi a favore delle persone bisognose.
“Sono molto contento di come è andata”, ha dichiarato emozionato Daley ai microfoni della BBC quando il Team GB è atterrato a Londra. “È sempre difficile dire addio al proprio sport – ha aggiunto visibilmente commosso –. Ci sono molte cose da elaborare, ma credo che sia il momento giusto. Quest’anno mi è sembrato una sorta di bonus in cui ho potuto gareggiare davanti alla mia famiglia, ai miei figli. In cui sono stato il portabandiera della mia nazione. Quindi sì, la lista dei desideri è stata completata in ogni suo punto”.
E adesso a cosa si dedicherà? “Voglio stare con la mia famiglia. Sono davvero entusiasta di poter passare un po' di tempo con loro e di potermi sentire normale per un paio di giorni", scherza. Il 30enne ha dichiarato di aver deciso prima della partenza per le Olimpiadi che la sua partecipazione a cinque cerchi sarebbe stata l'ultima. “È stato emozionante alla fine, lassù sulla piattaforma, sapere che sarebbe stato il mio ultimo tuffo a livello agonistico", ha detto Tom Daley a Vogue. "Ma a un certo punto devo prendere una decisione, e mi sembra il momento giusto. È il momento giusto per dire basta".