Un titolo olimpico non basta, Matty Lee (e non solo) si tuffa nel mondo di OnlyFans. Il 26enne inglese, di Leeds, ha conquistato la medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo 2021, nella gara dalla piattaforma 10 metri in coppia con il noto connazionale Tom Daley. Se quest’ultimo si è preso una pausa dalle competizioni di due anni per poi tornare ad allenarsi solo negli ultimi tempi, Lee ha scelto invece di fare un paassaggio diverso, da una piattaforma all’altra, ma senza perdere di vista l’obiettivo a cinque cerchi.
A tre anni di distanza, infatti, con le Olimpiadi di Parigi 2024 nel mirino, il tuffatore inglese si guadagna da vivere non più solo in vasca ma anche vendendo le sue foto sul sito web per adulti. “Non sono stato hackerato. Non sono stato truffato. Guardate voi stessi”, aveva annunciato tempo fa sulla sua pagina Instagram, pubblicando il link che rimandava direttamente alla sua pagina di OnlyFans. Una rassicurazione necessaria per i tanti fan che erano rimasti scioccati dall’annuncio, che seguiva quello di altri compagni di nazionale come l’olimpionico Daniel Goodfellow e Matthew Dixon. Tutti loro hanno quindi indirizzato i loro followers verso il servizio in abbonamento (che costa tra le 8 e le 16 sterline, poco più di 9 e 18 euro), dove ognuno di loro ha promesso di caricare contenuti ‘sicuri’ sul loro lavoro e che interagirà con gli utenti iscritti al loro canale. L'oro olimpico Matty Lee è stato uno dei migliori tuffatori del Paese a pubblicizzare la sua nuova pagina, spiegando anche i motivi che l’hanno spinto a questa scelta, quantomeno bizzarra.
“Mi preoccupo sempre troppo di ciò che pubblico sul mio Instagram e so che questo è un posto dove volete vedere qualcosa in più di me. Ma ricordate che sono un membro della squadra britannica di tuffi, non un attore porno”, ha scritto sui social. Com’è naturale, vedendo gli scatti sulla piattaforma (quella digitale per adulti, non quella in piscina), a torso nudo, i muscoli ben in mostra e uno sguardo ammiccante, soprattutto all’inizio qualcuno ha fatto fatica a credere che il suo sbarco su Onlyfans fosse del tutto disinteressato alla proposta audace di contenuti.
L’obiettivo, però, sarebbe quello di avere entrate extra che alleggeriscano le spese di preparazione (materiali, spostamenti ecc.) dell’appuntamento più importante, quello di fine luglio a Parigi 2024. Perché una volta ottenuto il pass olimpico il viaggio verso le Olimpiadi sarà ovviamente spesato dalla Federazione, ma il percorso di avvicinamento può essere anche molto oneroso. Sexy sì, ma senza scandalo insomma, nulla di troppo intimo.
Un impegno che però si è rivelato fruttuoso, visto che il campione di Leeds, che in bacheca oltre alle tante medaglie ottenute coi suoi tuffi ha anche una delle massime onorificenze del Regno Unito, l'Ordine dell'Impero Britannico (è stato insignito due anni fa), ha alzato anche la tariffa del suo abbonamento, portandola a 20 sterline (poco più di 23 euro). Perché bellissimi i titoli, ma qualche foto su OnlyFans rende sicuramente di più e chissà, può anche rappresentare uno sbocco per il futuro post agonismo.
Chissà se sarà così, chissà se basteranno queste rassicurazioni (soprattutto alle autorità federali, che non sempre vedono di buon occhio questo spazio che gli atleti si ritagliano sui social, figuriamoci poi in una piattaforma a luci ‘quasi’ rosse) a non far perdere seguaci e quindi entrate; intanto però il collega Goodfellow ha promesso espressamente che “le collaborazioni con altri tuffatori arriveranno presto” in un post di domenica scorsa.
Altri tuffatori del Team GB, come Jack Laugher e Noah Williams, in effetti hanno già un gran successo su OnlyFans, su cui sono sbarcato rispettivamente nel 2021 e all'inizio di quest'anno. Sebbene nessuno dei membri di questo sempre più nutrito gruppo offra i contenuti espliciti (insomma rimangono le censure canoniche), i loro fan sono sembrati disposti a pagare per avere accesso alle loro immagini in costume e a bordo piscina.
Anche perché questa migrazione dai canonici Facebook e Instagram sembra dovuta alla voglia dei content creator sportivi di avere maggiori interazioni con il loro pubblico, come spiega Nick Kyrgios, il tennista australiano che ha un profilo sulla piattaforma ormai da qualche tempo. “Gli atleti non possono più semplicemente presentarsi in campo e basta. Voglio creare, produrre, dirigere e possedere contenuti. Questo è il futuro”. E allora che questo futuro sia il più possibile vincente, in un campo o in un altro poco importa.