Richiedere le ferie al proprio capo – benché spettino di diritto ai dipendenti – non è sempre un’impresa semplice da compiere. Il senso di colpa, il dispiacere di abbandonare i propri colleghi in un momento particolarmente carico di lavoro o il timore di ricevere commenti dai piani alti portano alcuni a rinunciare all’idea…o almeno così è successo almeno una volta nella vita professionale di 6 italiani su 10.
A rivelarlo è un sondaggio condotto da The Adecco Group, secondo il quale il 58% dei rispondenti ha sofferto, almeno una volta, del così detto fenomeno del Vacation Shaming. Stiamo parlando di una condizione che impatta in modo particolare Millennials e GenZ alle prese con il timore di andare incontro a ripercussioni lavorative e di scontrarsi con colleghi e responsabili nel momento della richiesta di giorni di vacanza. Tra le cause principali emerge il “carico di lavoro”, fonte di stress per il 28% degli intervistati, seguito dalla possibilità di un giudizio negativo da parte del proprio capo che scoraggia il 17% dei lavoratori dal richiedere giornate off. Infine il 13% rinuncia a chiedere ferie dichiarando di provare senso di colpa nei confronti dei colleghi.
“Il timore e i sensi di colpa nell’ambiente lavorativo sono, purtroppo, sentimenti diffusi tra le nuove generazioni – commenta Monica Magri, HR Director di The Adecco Group Italia -. Creare un ambiente di lavoro aperto al dialogo e promuovere modelli di business sostenibili deve essere un’indiscussa priorità per il mondo del lavoro di oggi e di domani. Servono azioni concrete a sostegno di una cultura aziendale orientata alla tutela psicofisica dei dipendenti, dove collaborazione e organizzazione del lavoro siano leve per permettere di uscire da meccanismi tossici e trovare invece il giusto equilibrio tra vita personale e lavorativa.”
Ritagliarsi momenti di riposo e di disconnessione dal lavoro sembra essere importante anche per evitare possibili sintomi legati al burnout. Come emerge dal Global Workforce of the Future (condotto da The Adecco Group nel 2023) oltre un terzo dei lavoratori italiani ha vissuto una sensazione di stress lavorativo estremo; tra le principali cause, un carico di lavoro eccessivo e troppe responsabilità per il proprio ruolo. Per contrastare questo fenomeno e tutelare la propria salute mentale, i lavoratori italiani valutano tra gli aspetti più importanti il rispetto dei periodi di ferie nel 18% dei casi, oltre al riconoscimento e alla celebrazione degli obiettivi personali e di team (34%), seguito da una gestione realistica delle aspettative della vita lavorativa (20%) e senso di appartenenza (19%). Tutti aspetti che ricadono principalmente sui manager e i leader delle aziende, considerati i primi responsabili della tutela del benessere dei lavoratori dal 48% dei rispondenti alla ricerca. Il 27% ritiene invece di essere il primo responsabile di sé stesso, un 14% si aspetterebbe un intervento da parte del Governo e un restante 9% nutre fiducia nei sindacati. In ogni caso numeri e fatti parlano chiaro: il Vacation schaming, così come viene oggi percepito dai lavoratori dipendenti, può trasformarsi in un pericoloso ulteriore passo verso la sindrome del burnout.