L’Iran non vuole la salma di Vida Shahvalad, descritta come di “facili costumi”

Offesa la memoria della ventenne trovata morta qualche giorno fa a Napoli insieme al fidanzato. Alla base di tutto il racconto errato della tragedia di una televisione iraniana. L’appello: “Rispettiamo la sua memoria”. Chiamato in causa il ministro Tajani affinché intervenga

20 marzo 2024
Vida Shahvalad

Vida Shahvalad

Viene descritta come una ragazza “dai facili costumi” da una tv iraniana e ora il suo paese di origine si oppone al trasferimento della salma. Tragedia nella tragedia per la famiglia di Vida Shahvalad, la ventenne iraniana morta insieme al fidanzato Vincenzo Nocerino per esalazioni da monossido di carbonio e trovati in auto in garage la mattina del 16 marzo scorso a Secondigliano, nella periferia di Napoli. A riferirlo è stato l’amico della giovane, Ahmad Bahramzadeh, studente di Odontoiatria a Pisa. 

La tragedia sarebbe stata raccontata in modo distorto, oltre che denigratorio, nel servizio della tv Iran International, dove viene detto che i ragazzi sono stati ritrovati “seminudi”, facendo apparire la ventenne come una poco di buono. Motivo per cui la polizia morale iraniana – paese che non spicca certo di apertura e libertà nei confronti delle donne – avrebbe sospeso il trasferimento della salma nel paese di origine della vittima. 

L’appello di Borrelli: “Rispetto per Vida”

Sulla questione è intervenuto anche il deputato Francesco Emilio Borrelli, lanciando un appello perché ci si fermi in Iran con “le fughe di notizie non verificate”.

Il padre di Vincenzo Nocerino ha spiegato, nel tentativo di fare chiarezza che “Qualche giornalista iraniano invece di informarsi bene sui fatti ha pensato bene di evidenziare, con molta malizia, il fatto che i due erano appartati nel garage. Vida era una figlia per me, una ragazza stupenda e la sua memoria non merita di essere denigrata ed infangata. Tra l'altro ho trovato io i due ragazzi ed erano vestiti. Si è trattato solo di una terribile tragedia”.

"La Repubblica islamica e la polizia morale di Teheran hanno un'altra idea del ruolo della donna nella società - spiegano Borrelli e lo speaker di Radio Marte Gianni Simioli - Vida è stata descritta per ciò che non era, infangandone ingiustamente la memoria. Chiediamo di fermare notizie che sembrano solo frutto di gossip per niente utile a ricostruire la dinamica dei fatti. In Iran sono già stati tanti i problemi per la famiglia di Vida che vorrebbe solo dedicarsi ai funerali della figlia”.

Il parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra, che ha incontrato ed accolto l'appello del padre del ragazzo, ha spiegato che chiederà al ministero degli Esteri Tajani un supporto per spiegare alle autorità iraniane l'esatto accaduto.

Il sindaco di Napoli

“Laddove la famiglia lo desideri, noi diamo la massima disponibilità ad accogliere la salma a Napoli e dare una degna sepoltura nella nostra città perché la consideriamo una cittadina napoletana. Vida Shahvalad si era perfettamente inserita nella nostra comunità e merita rispetto e solidarietà da parte della città”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.